2 maggio 2024
Aggiornato 18:30
Cronaca

Ex suk, intervista all'assessore Giusta: «Sarà via Carcano a ospitare il barattolo dal 23 aprile»

Dopo giornate infuocate intorno al tema della collocazione del mercato di libero scambio, viene finalmente svelata la location: via Carcano ospiterà Barattolo

TORINO - Se ne è fatto un gran discutere negli ultimi giorni, tra cittadini scontenti, associazioni urlanti e la delibera del comune che sembrava non arrivare mai, eppure Barattolo si farà e ora sappiamo anche dove. Sarà via Carcano a ospitare il mercato del libero scambio. La decisione della Giunta è stata accolta con grande amarezza dai cittadini, abbiamo contattato l'assessore Marco Giusta, promotore del progetto, per spiegarci il perchè della scelta e come intende sopperire al malcontento dei cittadini. L'assessore si esprime anche in merito all'uso che verrà fatto degli introiti derivati da Barattolo e sulle prossime tappe del progetto.

Intervista all'assessore alle Pari Opportunità, Marco Giusta

Perchè è stata scelta via Carcano? Una zona particolarmente sensibile, a pochi passi dall'ingresso del cimitero e dei campi sportivi?
Via Carcano offre una serie di aspetti positivi che vengono incontro alle critiche spesso rivolte alle vecchie aree di libero scambio. Non si tratta di un'area che, nel weekend, registra grandi transiti ma è comunque ben servita dai mezzi pubblici; molto lontana da abitazioni e facilmente circoscrivibile, in modo da facilitare sia il montaggio / smontaggio che il lavoro di controllo delle forze dell'ordine. La progettualità di Barattolo, inoltre, si inserisce in una più ampia riqualificazione dell'area, con un contrasto all'abusivismo edilizio e un recupero di risorse e materiali della città, il tutto in larga misura possibile grazie alle risorse che proprio Barattolo genera con l'occupazione del suolo pubblico.

Cosa ne pensano i commercianti della zona? Le critiche e gli attacchi potrebbero portare a modificare il luogo designato per il primo turno di Barattolo?
I commercianti sono preoccupati, così come le tante associazioni sportive che insistono sulla zona, anche perché sono circolate false informazioni e tentativi di inserire il Barattolo all'interno di una narrazione basata sul degrado e illegalità, è esattamente il contrario dello spirito con cui abbiamo scritto il nuovo regolamento di Barattolo. Siamo sicuri di riuscire a spiegare meglio i percorsi che ci hanno fatto scegliere quell'area e quali saranno le reali implicazioni e, a partire da questo, ci sarà sicuramente un confronto più sereno con le realtà che insistono sulla zona. In sede di commissione è stata presentata dalla giunta della circoscrizione sette un'alternativa, già suggerita alla fine dell'incontro con le realtà di vanchiglietta, motivo per il quale abbiamo sospeso la delibera fino ad oggi e abbiamo fatto approfondimenti. L'area individuata era in Corso Regio Parco all'angolo con Via Zanella. Purtroppo, sia la Circoscrizione 6 (su cui insiste buona parte dell'area) che la Polizia Municipale ci hanno confermato l'impossibilità logistica di dare seguito a tale opzione, in quanto comporterebbe gravi ripercussioni alla viabilità di un'importante arteria cittadina come Corso Regio Parco e toglierebbe spazi e parcheggi alle visitatrici e visitatori della zona nord ovest del Cimitero Monumentale.

La circoscrizione è stata informata o interpellata?
Con la circoscrizione abbiamo iniziato a parlare da gennaio dell'ipotesi della nuova area, e abbiamo riscontrato un percorso collaborativo e positivo (salvo poi scoprire recentemente che alcuni componenti della giunta convocavano manifestazioni e soffiavano sul fuoco). Nostra responsabilità è stata di attivare in ritardo i contatti con la lista delle associazioni e realtà del quartiere. Di questo me ne prendo totalmente la responsabilità, sicuramente avremmo potuto coinvolgere di più e meglio le varie realtà, sopratutto sportive, che insistono su quella zona. Anche perché ci tengo a sottolineare molti progetti e idee sulla riqualificazione dell'area potranno arrivare da loro: dall'espansione del Varano Sporting Village che nel progetto è quasi raddoppiato (e sono anni che si volevano superare le situazioni di abusivismo che insistono su via Varano), al recupero dell'area verde dove al momento è situato il magazzino delle pietre storiche della città nel quale possiamo fare progetti di arte urbana, ad esempio con il Primo Liceo Artistico con il quale stiamo già avviando una collaborazione per Murarte. 

Per quanto tempo l'ex "suk" sarà ospitato, volente o nolente, da via Carcano?
Il "suk" è chiuso e non tornerà. Barattolo, invece, ha nel suo regolamento di essere un'attività che insiste su luoghi che possono cambiare e che, anzi, vedrà nascere altri mercatini tematici in diverse zone della città, proprio in modo da rendere l'accesso a questo mercato più semplice per tutte le cittadine e i cittadini. 

A chi dice che nel lotto delle Circoscrizioni, i numeri sfortunati 6 e 7 escono insolitamente più di altri, cosa risponde?
La circoscrizione 6 non ospiterà più a partire dal 23 aprile prossimo le attività del libero scambio, e le attività in zona a forte residenzialità di canale Molassi e, soprattutto, di San Pietro in Vincoli saranno spostate il prima possibile, potremmo ipotizzare entro la fine di maggio. Quindi in realtà la nuova location del Barattolo, che ripetiamo è a bassissima densità di residenzialità di cittadine e cittadini, sgrava molto entrambe le circoscrizioni, e ci permette di implementare il nuovo regolamento che è molto più restrittivo e attento alle singole difficoltà gestionali della manifestazione.
 
Quali potrebbero essere le prossime aree che ospiteranno il mercato?
Siamo ancora in fase di sperimentazione dello stesso, a seconda dei risultati che otterremo vedremo anche le disponibilità delle varie circoscrizioni ad identificare aree da riqualificare.

Si è parlato del 100% degli introiti derivati dall'occupazione del suolo da destinare alla Circoscrizione ospitante? E confermato il 100% o quanto? Non si rischia così facendo di andare in perdita?
Il primo punto è che Barattolo non è un costo, ma una risorsa: quanto versato dai singoli operatori all'associazione Vivibalon si divide grosso modo in tre. Un terzo rimane all'associazione stessa per le sue spese di mantenimento; un terzo finisce ad AMIAT per la pulitura dell'area (che, quindi, è a carico degli espositori stessi) e un terzo finisce nelle casse della Città come occupazione di suolo pubblico. Parliamo di cifre tra i 60 e gli 80 mila euro l'anno secondo le stime più caute, che quindi diventano davvero un motore per la riqualificazione della zona. Al momento in delibera non si delinea una percentuale pertanto per ora, salvo modifiche successive, gli introiti del suolo pubblico sono da intendersi interamente investiti nel progetto di riqualificazione.

Uno dei punti di forza dei progetto è la ferrea regolamentazione. Quali misure avete previsto per far sì che le regole vengano rispettate?
Stretto lavoro con le forze dell'ordine, dai controlli con la Guardia di Finanza per chi potrà accedere al Mercato a una solida collaborazione con la Polizia municipale per la tracciabilità dei prodotti e l'accesso all'area del mercato.