29 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Bufera sul vicesindaco Montanari

«Caro autista del vicesindaco, non ci conosciamo eppure ieri hai ‘dovuto’ chiedermi scusa»

Il consigliere di Circoscrizione 8 Alessandro Lupi, colui che ha scattato la fotografia dell’auto del vicesindaco in sosta nel parcheggio riservato ai disabili, ha scritto una lettera all’autista

TORINO - La sua fotografia - che ha immortalato l’auto «blu» in sosta nel parcheggio riservato ai disabili - ha fatto finire nella bufera il vicesindaco di Torino Guido Montanari. Le tante polemiche hanno portato alle scuse ufficiali dell’autista che aveva lasciato la vettura dove non avrebbe dovuto, ma nessun commento da parte del vicesindaco. Ed è così che Alessandro Lupi, il consigliere che avevamo sentito ieri telefonicamente e che materialmente aveva scattato la fotografia «incriminante», ha scritto una lettera all’autista dell’auto di servizio del Comune di Torino.

La lettera di Lupi all’autista

Caro R.V., non ci conosciamo eppure ieri hai «dovuto» chiedermi scusa attraverso un comunicato stampa. Sicuramente la tua giornata di ieri non è stata facile anche per colpa mia. Ti sei addossato tutte le responsabilità derivanti da una mia pubblica denuncia che però voleva essere squisitamente politica. E’ vero, l’autore materiale di avere parcheggiato l’auto nel posto riservato ai disabili sei tu. Ma non eri certo tu il destinatario della polemica politica. Ti dirò di più: per essere sicuro di quello che avrei pubblicato, l’altra sera ho atteso che il Vicesindaco uscisse dalla Circoscrizione e salisse in macchina. Ebbene, nonostante una segnaletica orizzontale e verticale assolutamente evidente, non mi pare che l’Assessore abbia eccepito qualcosa in merito al tuo parcheggio: ha terminato di salutare alcuni membri del suo staff e poi è salito in macchina tranquillamente senza lasciare intendere di essere in qualche modo interessato a dove risultava parcheggiata la macchina. Errore veniale, forse, ma pur sempre un errore. Credo fermamente che sia giusto che un Vicesindaco di una città così importante come la nostra utilizzi un’auto di servizio per spostarsi e ottimizzare così i tempi oltre che le proprie fatiche fisiche, diverso discorso è se appartiene a chi della lotta a presunti simboli della casta ne abbia fatto la propria bandiera. Credo fermamente che sia giusto punire le infrazioni al Codice della Strada, ma chi da pochi giorni ha lanciato questo anatema verso presunte inciviltà degli automobilisti torinesi non può non accorgersi che proprio la vettura da lui utilizzata sia in un posto dove non dovrebbe essere. Questa era la finalità della mia denuncia. Di errori ne facciamo tutti, nessuno di noi può ergersi a paladino della morale e della giustizia perché ci sarà sempre qualcuno più morale e più giusto di noi. E allora perché non cogliere la palla al balzo e chiudere questa faccenda anziché con un inutile provvedimento amministrativo nei tuoi confronti con una sincera stretta di mano tra noi tre e la contestuale partenza di una campagna comunale di sensibilizzazione contro l’utilizzo improprio dei posti auto riservati ai disabili? Tutto ciò renderebbe il Vicesindaco più «umano», scaricherebbe parte delle responsabilità che ti sei dovuto accollare e avrebbe un grande effetto pratico verso un malcostume nei confronti del quale, abbiamo visto, nessuno ancora oggi è esente.

Un abbraccio sincero. Alessandro Lupi