30 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Proteste contro la festa di Halloween

La protesta del parrocco a suon di campane: «Le origini di Halloween sono sataniche, fermatevi»

Don Ruggero Marini ha passato la serata di domenica, il 31 ottobre, suonando le campane della sua chiesa ogni mezz’ora per scacciare e disturbare suoni e musica provenienti dall’Halloween Party patrocinato dal Comune

LA LOGGIA - Da diversi anni la festa di Halloween è entrata a far parte di quella rosa di festeggiamenti attesi da persone di tutte le età, dai grandi ai piccini. La sua origine è celtica ed è nata come «scaccia mostri» ma negli anni, in particolare da quando è entrata a far parte della tradizione americana, è diventata più simile a un carnevale con bambini che vanno in giro a chiedere «dolcetto o scherzetto?» per tornare a casa con più dolci possibili. Tutto ciò qualche giorno fa ha preso vita anche in Italia, ma c’è un parroco a La Loggia, in provincia di Torino, che non l’ha presa benissimo, anzi. Don Ruggero Marini durante tutta la serata del 31 ottobre (domenica) ha suonato le campane della chiesa di San Giacomo ogni mezz’ora per scacciare e disturbare suoni e rumori provenienti da piazza Cavour dove la Pro Loco aveva organizzato l’Halloween Party, un evento patrocinato dal Comune andato in scena dalle ore 18 alle 23.30 e per cui era «gradito un abito mostruoso». Un comportamento che non è passato di certo inosservato e per cui lo stesso prete ha spiegato, a chi si avvicinava alla chiesa, di averlo fatto perché la festa deriderebbe i morti invece che rispettarli come la religione impone e perché la festa di Halloween, ha detto anche durante la messa della mattina dopo (ieri), trae origine dal satanismo e dalla magia nera, quindi bisogna rimanerne lontani.

«Rispetto per i morti e per le tragedie»
Quando don Ruggero Marini ha spiegato a messa ai fedeli il perché abbia suonato più volte le campane la sera prima ha tirato in ballo la doppia disgrazia che ha colpito due concittadine. Lo scorso aprile nella chiesa di San Giacomo a La Loggia si era celebrato il funerale di Valentina Tarallo, la ricercatrice uccisa a Ginevra dopo una brutale aggressione. Un mese più tardi, sempre nella stessa parrocchia, si è dato l’ultimo saluto a Sara Evtimova, studentessa del liceo Majorana di Moncalieri di 16 anni di origini macedoni, stroncata da un arresto cardiaco a casa del fidanzato. «E questa mattina», ha ancora aggiunto nella sua omelia, «siamo stati colpiti da un’altra tragedia e qualcuno poche ore fa invitava i giovani ad andare in giro per chiese e cimiteri». Il riferimento era alla morte di Francesco Puma, 74 anni, caduto dalla scala mentre stava facendo dei lavori sul tetto di casa via Ugo Foscolo 12.