5 maggio 2024
Aggiornato 20:00
No Tav

Agli arresti domiciliari «Eddi», la 25enne No Tav difesa dal regista Paolo Virzì

La ragazza, tra i protagonisti degli scontri a Chiomonte nel 2015, era irreperibile da quest’estate. A luglio la lettera-appello del regista toscano 

TORINO - Era irreperibile da mesi, ora si trova agli arresti domiciliari accusata di resistenza e aggressione. Stiamo parlando di Maria Edgarda Marcucci, meglio conosciuta come «Eddi», la 25enne attivista No Tav sparita dai radar dopo che quest’estate la polizia aveva cercato di notificarle l’arresto. Eddi, iscritta alla Facoltà di Filosofia di Torino, era ricercata dopo i violenti scontri di Chiomonte del 28 giugno 2015, quando numerosi agenti di polizia vennero feriti dal lancio di pietre, fumogeni e fuochi artificiali ad opera di un gruppo di No Tav.

La lettera di Virzì 
A seguito di quei fatti, lo scorso 21 giugno la polizia aveva ordinato 23 misure cautelari e tra le persone coinvolte c'era anche Eddi. Tuttavia, allo scattare dell’operazione, la 25enne - già sottoposta al divieto di dimora a Torino - non era stata trovata dalle forze dell’ordine e da quel momento nessuno aveva più avuto sue notizie. Il suo caso era divenuto «nazionale» a luglio, quando il regista Paolo Virzì - che l’aveva conosciuta appena 12enne sul set di «Caterina va in città» - aveva scritto una lettera-appello nella quale criticava fortemente i provvedimenti decisi dalla Procura e invitava la giovane a tornare a casa. Alla fine Eddi ha deciso di presentarsi spontaneamente negli uffici della Digos e ora si trova agli arresti domiciliari - al momento aggravati dal divieto di comunicare con l’esterno e ricevere visite - in un appartamento insieme ad altre tre compagne di università.