2 maggio 2024
Aggiornato 01:00
Droga

Scoperta maxi-piantagione di cannabis tra i pomodori: arrestati tre coltivatori 

L’episodio a Poirino, in un cascinale. Preoccupante il fenomeno: quasi 5mila piante già sequestrare nei primi mesi del 2016

POIRINO - Ormai possiamo chiamarlo «oro verde», un business diffusissimo che produce un giro d’affari sempre più consistente. Stiamo parlando della cannabis, la cui coltivazione sta diventando di anno in anno sempre più diffusa. Ci provano un po’ tutti: non solo agricoltori di professione, ma anche semplici commercianti e perfino studenti universitari. L’ultimo maxi-sequestro è avvenuto a Poirino, dove i carabinieri hanno scovato una serra con venti piante di cannabis alte più di due metri.

Il maxi-sequestro a Poirino
A coltivarle erano in tre: Franco B., 38enne di Poirino e proprietario del cascinale, Angelo C., 45enne anch’egli di Poirino e Davide A., 39enne residente in provincia di Cuneo. I tre, colti in flagrante mentre separavano le piante di cannabis dalle altre infiorescenze, sono stati arrestati e collocati ai domiciliari. La droga la coltivavano in mezzo ai pomodori e durante la perquisizione i militari hanno trovato molto altro materiale, rispettivamente: cinque chili di marijuana, una macchina separatrice con accessori, diverse buste contenenti semi di marijuana, un ventilatore, un deumidificatore, una pressa, una macchina termosigillante sottovuoto per buste in cellophane, una bilancia di precisione, termometri e vari altri accessori.  

Un fenomeno in aumento
Come detto poc’anzi, la coltivazione illegale di queste piante è in aumento. Lo dimostrano i numeri: nei primi 8 mesi del 2016 i carabinieri hanno già sequestrato 4658 piante, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso erano 1501. E ancora: nel 2015 il totale sequestrato è stato di 5733 unità, contro le sole 701 del 2014. Cifre che testimoniano come nelle cascine agricole torinesi la produzione di cannabis sia cresciuta eccome, tant’è che ormai la pianta viene coltivata un po’ dove capita - capannoni, magazzini, scantinati - e spesso si confonde tra i pomodori e gli altri ortaggi. Dopodiché il prodotto viene diviso in dosi o in quantitativi più importanti per essere venduto direttamente al consumatore, senza alcun tipo di passaggio intermediario.