29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
La polemica

Elemosina con cuccioli, le guardie zoofile: «Non possiamo sequestrare gli animali maltrattati»

L'utilizzo di cani e animali esotici per raccogliere una moneta, è da sempre un problema della nostra città. Maurizio Marrone attacca: "La nostra proposta è ferma da mesi"

TORINO - L'utilizzo di animali, spesso cuccioli, per chiedere l'elemosina è purtroppo un problema molto sentito nella nostra città. Spesso, per le vie del centro, capita di imbattersi in persone che stringono tra le braccia un piccolo esemplare di cane o di altri animali per impietosire i passanti e convincerli a dar loro una monetina.

La proposta di delibera è ferma
Ieri, davanti al Comune, alcuni esponenti di diverse associazioni animaliste e guardie zoofile sono scesi in piazza per protestare contro l'accattonaggio con animali. Insieme a loro i dirigenti e consiglieri di Fratelli d'Italia, con Maurizio Marrone in cerca di spiegazioni: «Da mesi abbiamo presentato una proposta di delibera per modificare il regolamento animali, proibendo lo sfruttamento degli animali ad uso di elemosina per tutti gli animali e non solo i cuccioli, distinguendo invece i casi degli animali di compagnia correttamente tenuti dai clochard: c'è un vuoto regolamentare che di fatto impedisce un contrasto concreto del maltrattamento di animali». La proposta infatti non sembra trovare attualmente risposta da parte dell'amministrazione e gli animali continuano a essere sfruttati per impietosire i passanti.

Le guardie zoofile: "Non possiamo sequestrare gli animali"
Non è infatti chiaro che fine facciano i cuccioli che spesso, una volta cresciuti, spariscono improvvisamente dalle strade. Un altro aspetto finito nel vortice delle polemiche riguarda le possibilità e i limiti d'intervento da parte delle guardie zoofile. Daniele Galietti, responsabile delle guardie zoofile di Agriambiente, attacca: «Non ci mettono nelle condizioni di effettuare i sequestri degli animali maltrattati, ad esempio non autorizzandoci l'ingresso nella Ztl, o rifiutando dalle strutture comunali gli animali diversi da cani e gatti. Saremmo in grado di gestire canili e gattili aperti alla cittadinanza e con grande risparmio di denaro pubblico»