26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Funerali di Serena Saracino

Serena Saracino è tornata a casa, domani l'ultimo addio nella chiesa della Gran Madre

La salma di Serena Saracino è partita dall'aeroporto di Reus, vicino Tarragona, alle 20. Atterrato a Pisa, è arrivato a Torino con un carro funebre

TORINO - Serena Saracino è già tornata a casa. L’ultimo viaggio la giovane studentessa della facoltà di Farmacia, rimasta uccisa nel terribile incidente avvenuto sull’autostrada che collega Valencia a Barcellona, lo ha fatto ieri sera insieme alla sua famiglia quando intorno alle 20 è partito l’aereo dell’Areonautica Militare in direzione di Pisa e poi su un carro funebre è giunta fino al capoluogo piemontese. Non ci sarà alcuna camera ardente per lei, ma il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha già proclamato una giornata di lutto cittadino per la ragazza che solo un mese fa era partita in Erasmus in Spagna per fare un’esperienza di studio all’estero.

L’ultimo addio a Serena Saracino
Per i funerali di Serena è stata fatta un’eccezione. L’ultimo addio sarà dato domani alle ore 12 nella chiesa della Gran Madre. A officiare la messa sarà l’arcivescovo Cesare Nosiglia che, per tradizione, nel giorno di Giovedì Santo, celebra solo il Crisma, ma per la vittima di Tarragona l’eccezione è dovuta. In tantissimi presenzieranno al saluto, dall’amministrazione comunale, agli amici di Serena, ai colleghi di Università e ai tanti torinesi che si sono stretti intorno a questa vicenda. A poche ore di distanza dai funerali nella chiesa di Borgo Po si celebrerà il rosario (ore 19) e alle 22.30 in piazza Vittorio Veneto ci sarà una veglia fatta dagli studenti di Farmacia.

Il padre di Serena: «Ora un’associazione in suo nome»
«Un’associazione per i genitori che hanno perso un figlio in un incidente stradale», è quanto vorrebbe ora creare Alessandro Saracino, il padre di Serena che solo poche ore fa aveva detto che lui e sua moglie l’avrebbero fatta finita dopo aver perso la figlia quasi ventitreenne e che ora invece, realizzata meglio la realtà, vorrebbe prodigarsi per aiutare gli altri e per far si che tragedie del genere non capitino più. «Chiederò al sindaco Fassino di aiutarci nella realizzazione», ha aggiunto dicendo di aver già sentito il primo cittadino di Torino brevemente al telefono e di averlo sentito vicino in questa tragica vicenda.