2 maggio 2024
Aggiornato 08:30
Bike Pride

Fassino incontra i Bike Pride, sul tavolo delle proposte una Torino a misura di bici

Le istituzioni hanno ricevuto i rappresentanti dell'associazione per fare un bilancio sugli impegni presi in seguito all'approvazione del Bici Plan

Torino a misura di bici, come le grandi metropoli europee. E' questo il sogno di migliaia di ciclisti torinesi, rappresentati dalla Bike Pride Fiab Torino. Lunedì alcuni rappresentanti dell'associazione hanno incontrato il Sindaco Piero Fassino e gli Assessori Claudio Lubatti - Assessore Viabilità e Trasporti del Comune di Torino ed Enzo Lavolta - Assessore Sviluppo,Innovazione, Ambiente e Verde per fare un bilancio sulle azioni e sugli impegni presi in seguito all'approvazione del Bici Plan, avvenuta nell'ottobre 2013.

Gli elementi discussi dai Bike Pride
I cinque punti discussi nell'incontro con le istituzioni sono stati: lo stato avanzamento dei lavori, la copertura economica, la qualità degli interventi, la manutenzione e la sicurezza, tema che avevamo approfondito negli scorsi giorni. Dall'incontro non è ancora emersa una garanzia sugli investimenti per il finanziamento del Bici Plan, per il quale Bike Pride - al fine di garantire una copertura economica continuativa nel tempo - rinnova la richiesta di destinarvi il 15% della percentuale delle multe per la sicurezza stradale (ovvero il 50% di quelle totali). 

Le proposte del sindaco Fassino
Il primo cittadino ha però proposto di intervenire anche retroattivamente su progetti già in fase di realizzazione, come la copertura del passante ferroviario, per adeguare quanto progettato alle indicazioni del Bici Plan. Un'altra proposta interessante del Sindaco è inoltre quella di destinare - come avviene già a Parigi e in altre città europee - una parte della carreggiata solo alle biciclette, ricalcando di fatto la proposta dell'associazione Bike Pride di trasformare tutti i controviali in aree ciclopedonali. Entro la prossima settimana è prevista la convocazione di un incontro tra tecnici, Assessori e associazioni dei ciclisti per la co-progettazione delle prossime piste ciclabili, visto che quelle attuali risultano degradate.