13 dicembre 2024
Aggiornato 07:00
Tutela animali

Allarme bocconi avvelenati, cani a rischio in diverse zone della città

Alcuni cartelli che avvisano i residenti sono comparsi in centro, in corso Re Umberto e nelle vie limitrofe. Polpette di carne contenenti chiodi anche nel giardino Salvador Luria.

TORINO - E' allarme in diverse zone di Torino per i bocconi per cani avvelenati. Le segnalazioni da parte dei residenti continuano a fioccare senza sosta anche nelle zone cosiddette "bene" della città dove non è raro in questi giorni imbattersi in avvisi appiccicati ai lampioni e che segnalano la presenza di polpette contenenti veleno e abbandonate sui marciapiedi.

In via Re Umberto
Dopo il caso di via Pinchia nel quartiere Crocetta, altri cartelli sono comparsi in corso Re Umberto e in alcune vie limitrofe a segnalare la presenza di bocconi avvelenati per cani lasciati lungo i marciapiedi. Un avviso che ha già scatenato i primi allarmismi: sono, infatti, molti i residenti di zona che hanno un animale domestico in casa e lo portano a passeggio in centro. Per alcuni, invece, i cartelli comparsi in questi giorni potrebbero essere un semplice deterrente per evitare che i padroni facciano scorrazzare i propri cani lungo i marciapiedi senza poi pulire i loro bisogni. In ogni caso è bene prestare attenzione e preferire altre zone urbane per lasciare libero il proprio amico a quattro zampe.

In via Boston
L'allarme bocconi per cani avvelenati è scattato anche tra via Boston e via Gorizia dove si trova il giardino Salvador Luria. Chi di solito si trova a frequentare il parco con i propri amici a quattro zampe ha fatto in questi giorni la sconcertante scoperta trovando alcune polpette di carne con dentro dei chiodi in ferro. Solo l'ultimo di una lunga serie di episodi analoghi poichè gli assidui frequentatori del parco dichiarano di aver trovato più volte polpette avvelenate sparse in alcune zone precise del parco stesso. La preoccupazione, però, non è solo verso gli animali, ma anche verso i bambini che spesso si trovano a giocare nel giardino pensando che sia un luogo sicuro e non, invece, un luogo di cui aver paura.