28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
Il giallo del lago

Giallo di Strambino, Anna Schnierereva è morta annegata

L'autopsia conferma l'annegamento della giovane di origini slovacche. Sul corpo nessun segno di violenza ma restano da chiarire le dinamiche della vicenda

STRAMBINO - Sicuramente è morta annegata Anna Schnierereva, 32 anni, la giovane di origini slovacche ma residente a Ivrea in via Miniere, trovata senza vita nel lago dell'ex cava Cignetti di Strambino. Questa l'unica verità emersa dopo l'autopsia eseguita ieri alla medicina legale. Sul corpo della ragazza, dal medico legale Claudia De Rosa non sono stati rilevati segni di violenza. Escluso anche il malore. La giovane, che si è lanciata nelle acque del laghetto probabilmente ubriaca, non è riuscita a tornare a riva ed è annegata.

L'ultimo ad averla vista

Per la procura di Ivrea, dunque, ogni ipotesi resta aperta. L'ultimo ad aver visto viva Anna è il custode del laghetto di frazione Crotte. Un uomo di 44 anni residente a Druento che viveva però nei locali dell'ex cava, con il quale la giovane avrebbe trascorso l’intero week end, dopo che i due si erano conosciuti casualmente in un locale della zona.

L'interrogatorio

Davanti ai carabinieri di Strambino che lo hanno interrogato a lungo, l'uomo si è contraddetto un paio di volte. In una prima dichiarazione il 44enne afferma che domenica pomeriggio, quando la ragazza si è gettata in acqua per fare il bagno, lui non c'era. Quando è tornato ha trovato solo i vestiti della trentaduenne e ha chiamato i soccorsi. Ieri, però, l'uomo ha raccontato di essersi buttato anche lui nel laghetto e, ad un certo punto, di non aver più visto la ragazza solo allora sarebbe uscito per chiedere aiuto. Versioni, insomma, che non coincidono e sulle quali i carabinieri stanno cercando di fare luce.

Probabilmente una fatalità

Forse è stata una fatalità, come pare anche dall'esito dell'esame autoptico. Le differenti versioni fornite dal custode del laghetto di Crotte, lasciano però qualche perplessità. Gli investigatori, per il momento, hanno accantonato la pista del suicidio anche se la ragazza aveva tentato di farla finita un mese fa a Ivrea, lanciandosi nella Dora e salvata dai pompieri.