24 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Calcio | Nazionale

Uefa: tra Milan e Psg due pesi e due misure

Sentenza politica e non giudica quella dell’Uefa nei confronti del Milan. Inaccettabile la decisione di usare due mesi e due misure usati con il Psg.

Il logo dell'Uefa
Il logo dell'Uefa Foto: ANSA

MILANO - La sentenza non è ancora ufficiale, anche se sono in pochissimi a scommettere su una punizione leggera per il Milan, eppure si è già scatenata la caccia al colpevole che agli occhi dei tifosi rossoneri non può che essere l’Uefa. Eppure il sentimento di rabbia e risentimento nei confronti dell’Adjudicatory Chamber di Nyon non è cavalcato solo dai fans milanisti. Tra coloro che si stanno opponendo ferocemente alla probabilissima esclusione del Milan dalle coppe europee c’è anche il giornalista Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore. Già nei giorni scorsi aveva espresso il suo parere deciso su questo paccicciaccio brutto che vede coinvolto il club di via Aldo Rossi: «Per il caso Milan, l’UEFA ha modificato l'assetto normativo del Fair Play Finanziario. Finora le regole del FPF si sono concentrate sul rendimento economico del club, le entrate e le uscite per dirla banalmente. La valutazione su quella che è la solidità economica e l'affidabilità della proprietà è una valutazione che non dovrebbe essere presa in considerazione. Per intenderci, in passato si è passati sopra a situazioni ben più gravi, tra cui anche l’Inter nel 2015».

Due pesi e due misure
Oggi, a poche ore da quella che potrebbe essere la mazzata finale dell’Uefa, naturalmente in attesa poi del praticamente ricorso al Tas di Losanna da parte del Milan, Belinazzo è tornato a parlare della questione. Intervenuto ai microfoni della trasmissione "Tutti Convocati" su Radio24, ha posto un quesito relativo ad una divergenza di richieste tra il club rossonero e una società come il PSG, particolarmente osservata dal punto di vista del FFP: »L'accusa ha chiesto l'esclusione dalle Coppe, il Comitato può essere più clemente o più severo, dipende da come avranno recepito la memoria difensiva di Fassone. La Uefa sta esprimendo un giudizio non giuridico sul Milan ma un giudizio politico. E allora perchè non lo fa anche per il PSG?».