Milan, è fatta: Yonghong Li ha trovato il nuovo socio
Fumata bianca in via Aldo Rossi per quanto riguarda le questioni societarie. Adesso anche in vista dell’esame Uefa c’è maggiore fiducia e ottimismo.
MILANO - È ancora presto per tirare fuori lo champagne dal frigo, ma solo per un fatto scaramantico. Ormai non sembrano esserci più dubbi, nè ostacoli di sorta: Yonghong Li ha trovato un nuovo socio a cui cedere una quota di minoranza del pacchetto azionario del Milan, con l’obiettivo poi di concedergli l’opportunità di completare la scalata al 51%. Grazie al denaro fresco in arrivo dal fantomatico mister X, il proprietario cinese del club rossonero potrà togliersi più di un sassolino dalla scarpa. Innanzitutto verserà in anticipo il residuo dell’aumento di capitale (32 milioni) atteso entro la fine di giugno, poi inizierà a ripagare il debito contratto 14 mesi fa con il fondo Elliott, quindi - dulcis in fundo - consentirà all’amministratore delegato Marco Fassone di presentarsi di fronte all’Adjudicatory Chamber dell’Uefa con qualche chance in più di non essere bocciato per l’ennesima volta.
Speranze Uefa
Le notizie che arrivano sul fronte Milan parlano di un accordo virtualmente già concluso, quindi a prova di sorprese dell’ultimo momento. Secondo la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il profilo del socio di minoranza individuato da Yonghong Li e che lo accompagnerà in questa avventura nei mesi a venire potrebbe essere svelato già nel cda di venerdì prossimo. Si perchè sul nome del misterioso imprenditore vige ancora il massimo riserbo, la più assoluta e totale riservatezza. Tutti i nomi venuti fuori finora, dal presidente del Genoa Enrico Preziosi fino a Riccardo Silva della MP & Silva con possibile coinvolgimento dell'imprenditore arabo Saeed Al-Falasi, sono stati cestinati dopo le smentite ufficiali dei diretti interessati.
Ancora riserbo
L’ultima indiscrezione rivelata ieri dal Sole 24 Ore riporta alla banca d’affari statunitense Goldman Sachs che sarebbe al lavoro per conto di un suo cliente, il magnate americano John Fisher, figlio dei fondatori del marchio di abbigliamento Gap e proprietario di una serie di squadre in differenti sport, l’Oakland Athletics di baseball ma anche club di calcio come il San Jose Earthquakes e lo scozzese Celtic Fc.
Ma quella che sembra attualmente la più veriteria arriva da Sky Sport 24, secondo cui il socio di minoranza ad affiancare Yonghong Li nella gestione del Milan sarebbe un malese nato a Kuala Lumpur, con residenza a Singapore e a rappresentare un gruppo di imprenditori orientali interessati ad entrare nel pacchetto azionario del club rossonero. All’inizio naturalmente con una quota di minoranza per poi tentare la scalata al 51%. La notizia shock è che a muovere i fili dietro questa operazione ci sarebbe niente di meno che Jorge Mendes, il potentissimo agente di calciatori tirato in ballo più volte negli ultimi giorni sulla questione Andrè Silva-Falcao, in quale in queste ore sarebbe proprio a Singapore per gestire la transazione da intermediario.
Soggetto di spessore internazionale
L’unica certezza è che si tratti di un soggetto di spessore internazionale, la cui consistenza patrimoniale consentirebbe al Milan di presentarsi rafforzato davanti all’Uefa. E se, come sembra probabile, non si riuscisse a completare l’operazione in tempo per il 19 giugno, è più facile che in caso di automatico ricorso al Tas di Losanna il Milan possa offrire l’immagine di una società economicamente rafforzata in grado di ribaltare un ipotetico verdetto negativo e restituire l’Europa ai rossoneri.
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