19 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Calcio | Europa League

Milan: in 3 fuori ruolo, ma Montella non cambia modulo

L’inizio stagione del Milan è finora caratterizzato da alcune scelte discutibili dell’allenatore rossonero. L’ultima della serie riguarda la formazione annunciata per questa sera contro l’Aek Atene: modulo confermato ma ancora almeno 3 giocatori fuori ruolo.

L'allenatore del Milan Vincenzo Montella
L'allenatore del Milan Vincenzo Montella Foto: ANSA

MILANO - E ora che anche la proprietà cinese del Milan, nella persona del vice boss Han Li, ha messo nel mirino l’operato di Vincenzo Montella, come riferisce il quotidiano La Repubblica in edicola oggi, come la vogliamo mettere? Sembra che l’insoddisfazione nei confronti della gestione tecnica della squadra abbia contagiato anche i vertici societari, dopo essersi sparsa a macchia d’olio attraverso una tifoseria sempre più inquieta di fronte allo sviluppo nella situazione.

Scelte cervellotiche
E l’imminente, probabilmente decisivo match di Europa League contro l’Aek Atene in programma questa sera a San Siro, regala un’ulteriore puntata della serie: «Caro mister, perchè?»
Tra le scelte ai confini del cervellotico dell’allenatore rossonero in vista della partita con i greci, che potrebbe di fatto regalare la qualificazione al Milan con ben tre turni d’anticipo, vanno annoverate sostanzialmente due decisioni: quella di puntare su due titolarissimi ed affidabili calciatori messi però fuori ruolo, anzichè riadattare il più solido modulo con la difesa a 4 alle esigenze tecnico-tattiche dei suoi ragazzi.

In tre fuori ruolo
Lo schieramento annunciato per questa sera prevede infatti almeno un paio di sorprese: la prima riguarda Ricardo Rodriguez sulla linea dei tre difensori accanto a Musacchio e Bonucci; la seconda invece investe di responsabilità insopportabili Jack Bonaventura, messo da Montella a scorrazzare a tutta fascia sulla sinistra, proprio nel ruolo abitualmente ricoperto da un terzino come lo svizzero ex Wolfsburg. Per non parlare della scelta di piazzare lo spagnolo Suso in mediana, soluzione però già vista nel derby e con risultati apprezzabili.

La soluzione più adatta
Comprensibile lo stupore degli osservatori, soprattutto di fronte all’idiosincrasia dell’allenatore rossonero alle soluzioni più congeniali. Mi spiego meglio. Siamo di fronte ad una piccola emergenza e con soli tre centrali difensivi a disposizione? Bene, allora perchè non puntare sulla difesa a 4 con Calabria, Musacchio, Bonucci e Rodriguez in linea? E perchè davanti a loro non schierare un centrocampo composto da Suso, Locatelli, Calhanoglu e Bonaventura, con Andrè Silva e Cutrone davanti? Ne verrebbe fuori un 4-4-2 che appare da mesi come la soluzione più adatta a questo gruppo di calciatori, la quadratura del cerchio che consentirebbe a tutti di riappropriarsi del proprio ruolo.

Ostinato
Invece niente. Fermo nella sua pervicace ostinazione, Vincenzo Montella reitera l’utilizzo del 3-5-2 anche a rischio di esporre a pessime figure alcuni dei suoi calciatori più efficaci. Ve lo immaginate, ad esempio, Bonaventura costretto a ripiegare a tutta fascia fino alla linea dei difensori e poi riattaccare con la stessa energia, come un cursore qualsiasi? Parliamoci chiaro, Jack è un calciatore di talento, non un sette polmoni pronto a fare su e giù per il campo un’infinità di volte. Tanta fatica potrebbe ottenebrarne le indubbie qualità ed esporlo ad una magra figura. Auguriamoci fin d’ora di sbagliare e vedere stasera una straordinaria partita del Milan, ma intanto l’interrogativo resta: «Caro mister, perchè?»