29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Calcio | Nazionale

Milan: e se Fassone avesse sbagliato?

La pesante ed inattesa sconfitta patita dai rossoneri in quel di Marassi ha portato in dono una scia di polemiche inevitabili. All’indomani della disfatta si discute dell’opportunità delle dichiarazioni dell’ad Fassone che di fatto ha messo alla gogna pubblicamente l’allenatore del Milan Montella, con almeno due gravi possibili conseguenze.

L'ad del Milan Marco Fassone con l'allenatore Montella
L'ad del Milan Marco Fassone con l'allenatore Montella Foto: ANSA

MILANO - Reprimenda dura, durissima, quella dell’amministratore delegato del Milan Marco Fassone al termine di Sampdoria-Milan, conclusa con la sconfitta pesante, inattesa e naturalmente inaccettabile dei rossoneri di mister Montella. «Ci aspettavamo degli ostacoli e ci aspettavamo che i primi sei mesi sarebbero stati più ostici, con tanti giocatori nuovi, ma oggi non mi è piaciuto l’atteggiamento. Questa squadra non deve avere alibi alle spalle e deve essere cambiato velocemente. Qualche campanello di allarme lo abbiamo già avuto, per questo oggi sono venuto a parlare. Non voglio che passi il concesso che queste sconfitte possano diventare routine. Oggi sono molto arrabbiato, il Milan non deve perdere contro avversarie ritenute più deboli di noi».

Bravo Giampaolo
Un concetto poi sviscerato da Marco Fassone con maggiore chiarezza in seguito, con un impietoso confronto tra l’allenatore dei blucerchiati e quello del Milan: «Quella di oggi non può essere considerata una sconfitta contro un avversario di livello, perchè la Samp non credo sia del nostro livello, sia dal punto di vista del valore della rosa che del monte stipendi, pari ad un terzo del nostro. Giampaolo è stato bravissimo, ci ha imbrigliato, gli vanno fatti i complimenti, ma il Milan è più forte della Samp e deve approcciare alla partita in modo diverso». 

Doppio rischio
C’è da dire che all’interno della tifoseria rossonera, tutti hanno accolto gli strali dell’ad come una manna dal cielo. Un attacco frontale, nemmeno tanto velato a mister Montella, che il popolo milanista ha applaudito. Ma all’indomani della batosta incassata dal Milan resta un dubbio: e se Fassone avesse sbagliato a rendere pubbliche le sue accuse all’allenatore? 
Le ragioni di un tale comprensibile punto di vista sono diverse: in primis il rischio di delegittimare il ruolo di Montella agli occhi della squadra, praticamente sfiduciato davanti alle telecamere; ma soprattutto la possibilità di aver fornito un alibi gratuito ai calciatori, sollevati da tutte le responsabilità scaricate invece sul tecnico.
Forse - ma è solo un punto di vista e per questo opinabile - sarebbe stato più opportuno prendere di petto Montella e metterlo di fronte alle proprie responsabilità all’interno delle quattro mura di Milanello e non in mondovisione. Il futuro della stagione rossonera ci offrirà le risposte adeguate.