29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Calcio

Il Milan e quel pranzo così spesso indigesto

Da quando esiste la gara delle 12:30 i rossoneri sono sovente andati in difficoltà ed anche le vittorie sono state striminzite e sofferte

L'espulsione di Ibrahimovic durante il celebre Milan-Bari 1-1 della stagione 2010-2011
L'espulsione di Ibrahimovic durante il celebre Milan-Bari 1-1 della stagione 2010-2011 Foto: ANSA

MILANO - Il Milan se ne torna da Genova col pesante 2-0 incassato dalla pimpante Sampdoria e al termine di una partita negativa sotto ogni fronte per la formazione di Vincenzo Montella. Oltre agli aspetti tecnico-tattici-motivazionali, dalla trasferta ligure emerge pure un dato statistico su cui forse l’ambiente milanista dovrebbe riflettere per capire se si tratti solo di un caso: il Milan quando gioca alle 12:30 fatica, fatica tanto e troppo, un dato che, statistico o meno, è un fatto assodato ed inconfutabile.

Corsi e ricorsi…

Da quando è stata inserita nel calendario domenicale la partita dell’ora di pranzo, infatti, i rossoneri hanno sempre sofferto, anche contro avversarie di gran lunga alla loro portata. E ciò accade dalla notte dei tempi, dal campionato 2010-2011 quando il Milan di Massimiliano Allegri si avviava a vincere quello che ad oggi resta l’ultimo scudetto milanista; in quell’annata, i rossoneri alle 12:30 vinsero agevolmente a Bologna (3-0 ed unico successo convincente a mezzogiorno nella storia del Milan) ma furono clamorosamente fermati a San Siro sull’1-1 dal Bari già ampiamente retrocesso e dopo aver subìto l'iniziale vantaggio dei pugliesi e l'espulsione di Zlatan Ibrahimovic. E che dire del 3-4 rocambolesco di Lecce dell’anno successivo quando il Milan a fine primo tempo era sotto 3-0? All’ora di pranzo sofferenze anche a Catania nel 2013 quando i rossoneri dovettero rimontare l’iniziale svantaggio prima di vincere 3-1 contro i siciliani, e sofferenza anche l’anno successivo con Filippo Inzaghi in panchina: 1-1 a San Siro contro l’Empoli, sconfitta per 3-2 a Reggio Emilia col Sassuolo, sconfitta per 2-1 a Bergamo.

Solo un caso?

Anno nuovo, vecchie abitudini: anche con Sinisa Mihajlovic (annata 2015-2016) le cose non migliorano: ko a Marassi col Genoa 1-0, vittoria sofferta sempre coi rossoblu nel ritorno a San Siro (2-1) e scialbo 0-0 in casa del Chievo. Nella stagione scorsa, poi, ecco lo striminzito successo col Crotone (2-1), maturato solamente a ridosso del 90’ grazie a Lapadula, la sconfitta casalinga contro la Sampdoria (0-1) e l’incredibile pareggio nel derby con la spaccata di Zapata al 96’ inoltrato. Ora ecco un altro ko e il pensiero che, forse, non si tratti semplicemente di un caso isolato o di coincidenze; in più, se si pensa che da qui a Natale il Milan giocherà altre due volte alle 12:30, in trasferta con Benevento e Verona, i tifosi rossoneri, visti i precedenti, hanno poco da star sereni.