19 marzo 2024
Aggiornato 05:00
Calcio | Nazionale

Milan-Sky, scontro frontale per le parole della D’Amico

Le dichiarazione della conduttrice hanno infastidito non poco i vertici del club che ha poi deciso di non concedere nessun tesserato a Sky per i commenti del post-partita. All’origine i dubbi della D’Amico sui grossi investimenti effettuati dalla nuova proprietà rossonera.

La conduttrice di Sky Ilaria D'Amico
La conduttrice di Sky Ilaria D'Amico Foto: ANSA

MILANO - La polemica che non ti aspetti arriva al tramonto della prima giornata di campionato di serie A. Una domenica che ha registrato il successo della Roma e le risposte di Inter e Milan ai rotondi successi di Juventus e Napoli del giorno prima. Ma a proposito di Milan, a fare rumore è soprattutto la polemica esplosa tra il club di via Aldo Rossi e la giornalista Ilaria D’Amico. All’origine della rappresaglia rossonera (nessun tesserato del Milan ai microfoni di Sky) ci sarebbero alcune dichiarazioni della conduttrice di Sky Calcio Show, rilasciate durante la presentazione della giornata: «Se ci saranno le coperture finanziarie, la nuova proprietà del Milan, assemblando questa squadra, avrà fatto un lavoro straordinario».

Ripicca rossonera
Ebbene, quel «se» non è piaciuto affatto alla dirigenza rossonera presente ieri sera a Crotone, a cominciare dall’ad Marco Fassone, per finire a David Han Li, braccio destro del presidente Li Yonghong, anche lui al seguito della squadra in Calabria. L’immediata conseguenza è stata una decisione presa dall’ex collega di Sky Fabio Guadagnini, attuale responsabile della comunicazione del Milan: niente tesserati del club ai microfoni della D’Amico.

Incommentabile
La reazione della diretta interessata non si è fatta attendere, con parole che non lasciano spazio all’interpretazione: «Mi dispiace, parlo a titolo personale. Non avremo nessun tesserato rossonero, la decisione è della società Milan, si sono risentiti dopo le mie parole. Ho detto che, se ci saranno le coperture finanziarie, questa proprietà, assemblando questa squadra, avrà fatto un lavoro straordinario. Quel "se" ha comportato la decisone della società di non far venire nessun tesserato a parlare con Sky Sport. Questa decisione si commenta da sola, per quanto ci riguarda. Io continuerò a esprimere liberamente delle idee che avrei espresso nei confronti di qualunque altra società che fa grandi investimenti». 

Pagano i tifosi
Quel che è certo è che una decisione del genere ha penalizzato soprattutto i tifosi del Milan, ansiosi di ascoltare dalla viva voce dei propri beniamini le prime sensazioni dopo la rotonda e soddisfacente vittoria sul campo del Crotone. Perchè poi a rimetterci in casi del genere debbano essere sempre e solo coloro che con i loro abbonamenti alimentano tutta questa gigantesca macchina da guerra è una storia che difficilmente riusciremo a spiegarci. Ma tant’è, stavolta è andata male ai fans del diavolo. Probabilmente meno di irruenza nelle parole da una parte e un po’ meno di intransigenza e suscettibilità dall’altra potrebbero aiutare per il futuro. I tifosi non pagano per assistere a queste scaramucce che lasciano il tempo che trovano.