29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Calcio | Nazionale

Bonucci e Biglia, la leadership che mancava al Milan dal 2012

Innegabili qualità tecnico-tattiche, ma le grandi virtù che l’ex difensore della Juve e il regista argentina potranno mettere a disposizione del giovane Milan di Montella sono di carattere umano: leadership, carisma, esperienza e confidenza con il successo.

Il difensore azzurro Leonardo Bonucci
Il difensore azzurro Leonardo Bonucci Foto: ANSA

MILANO - Leadership, carisma, esperienza, confidenza con la vittoria: prima dell'arrivo di Bonucci e Biglia a Milanello ecco cosa mancava al Milan, perlomeno da un quinquennio a questa parte. Da quella nefasta estate del 2012 durante la quale la premiata ditta Berlusconi-Galliani decise di smembrare totalmente una squadra reduce da uno scudetto e un secondo posto con scippo incorporato (l’anno del gol di Muntari) senza battere ciglio, distruggendo in un colpo solo l'immagine dell'ex club più titolato al mondo e il cuore di milioni di tifosi rossoneri. Era il Milan allenato da Max Allegri che poteva contare sulla vecchia guardia rossonera, Gattuso, Inzaghi, Seedorf, Nesta, Van Bommel, Zambrotta, Thiago Silva e soprattutto su lui, Zlatan Ibrahimovic, campione mondiale di autorità ed autorevolezza. Mandati via tutti insieme nell'arco di un'estate e mai sostituiti.

La presa della Bastiglia
Da quella triste stagione, nessun calciatore di cotanto spessore ha più avuto l’onore di indossare la prestigiosa maglia rossonera, almeno fino a questo indimenticabile 14 luglio, il giorno della presa della Bastiglia. Per i tifosi del Milan - e probabilmente per tutti gli appassionati di calcio - sarà invece ricordato come il giorno in cui Fassone e Mirabelli hanno provato a minare gli equilibri di un campionato italiano dominato ormai da troppi anni dalla Juventus.

La leadership che mancava
Lucas Biglia in cabina di regia, playmaker della Seleccion di Messi, Higuain e Di Maria, ma soprattutto Leonardo Bonucci in difesa, autentica colonna portante dello spogliatoio bianconero negli ultimi sette anni, sono indubitabilmente gli uomini ideali per riconsegnare al Milan quel pacchetto di attributi di cui parlavamo in apertura: leadership, carisma, esperienza, attitudine al successo. Grazie ai loro acquisti, ora i rossoneri di Vincenzo Montella potranno ricominciare a fare la voce grossa, in Italia ma anche in Europa.
Bentornato Milan, ci sei mancato.