20 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Calciomercato | Milan

Galliani e quel problema che blocca il mercato

Si torna a parlare dei motivi dell’impasse che blocca la campagna acquisti: con lo stallo della cessione societaria ai cinesi, al Milan serve cedere i tanti giocatori in esubero. Ma l’assoluta inadeguatezza di Adriano Galliani nel riuscire a vendere i propri calciatori complica i progetti rossoneri.

MILANO - In una dette tante interviste rilasciate sull’assurdo momento storico vissuto dal glorioso Milan, un illustre opinionista quale Marco Bucciantini, collega dell’Unità, ha espresso una legittima perplessità sul futuro rossonero: «Il Milan non riesce a vendere. Non avendo avuto in passato necessità di fare mercato in uscita, non ha costruito un patrimonio attorno ai suoi giocatori. A ciò si aggiunge il fatto che non avendo le Coppe, il Milan non non può mettere in mostra i propri campioni. Fa fatica a vendere, perché non vince…».

Manca un uomo mercato
Magari caro Bucciantini, sarebbe bello se fosse solo questo il problema. Se bastasse tornare a vincere per riuscire a piazzare colpi in uscita in grado di risollevare l’umore delle depresse casse milaniste. A parte il fatto che il Milan non è mai riuscito a vendere bene, nemmeno quando trionfava ad ogni latitudine, e le cessioni di Shevcenko, Kakà e Thiago Silva rappresentano perle rare in un oceano di rapporti finiti per consunzione, il vero problema è che in via Aldo Rossi manca un uomo capace di fare mercato in uscita.

Chi è che bussa a questa porta
Ovvio il riferimento ad Adriano Galliani. Se un dirigente come l’amministratore delegato per la parte sportiva ammette che le difficoltà di cedere i calciatori in esubero sono dovute al fatto che in questo momento di crisi economica le società bussano a Casa Milan solo per offrire i propri pezzi pregiati, anziché chiedere la disponibilità dei rossoneri, è evidente che ci troviamo di fronte ad un problema che va ben oltre la qualità dei singoli elementi di stanza a Milanello.

L’esempio di Juve e Roma
Non è ammissibile infatti che Galliani cerchi di piazzare i vari Bacca, Diego Lopez, Honda, Luiz Adriano, Matri, Vergara etc. etc. rimanendo in paziente attesa di qualcuno che arrivi a chiederli, naturalmente gratis come è accaduto nelle ultime ore con Jeremy Menez accasatosi al Bordeaux. Prenda esempio il tanto acclamato uomo mercato rossonero dal lavoro fatto da suoi intraprendenti colleghi, tipo ad esempio Marotta, capace di vendere a 12 milioni Ogbonna al West Ham oppure sistemare Coman al Bayern per 38 milioni, senza contare i quasi 120 che stanno per entrare nelle casse juventine per Pobga; oppure Walter Sabatini, geniale nel cedere Marquinhos al Paris Saint Germain per 32 milioni di euro, Benatia al Bayern per 30, Bradley al Toronto per 10 e Lamela al Tottenham per 30 milioni più bonus.

I limiti di Galliani
Arrivare ad acquistare grandi giocatori prima degli altri è importante, ma vendere - e bene - gli elementi non più funzionali al progetto tecnico della propria squadra è una qualità che in pochi possono permettersi. E tra questi, purtroppo, Adriano Galliani non c’è.