28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Calcio

Tavecchio, nuovo presidente della Federcalcio con il 63,3% dei voti

Sono stati necessari tre turni di voto per decretare il nome del nuovo numero uno della Figc. Ora toccherà a Carlo Tavecchio il compito non semplice di governare il nostro calcio: «Sarò il presidente di tutti».

ROMA – Con il 63,63% dei votanti, Carlo Tavecchio è il nuovo presidente della Federazione italiana Giuoco Calcio. Nato a Ponte Lambro il 13 luglio 1943, coniugato e con una figlia, è diplomato in ragioneria ed è stato dirigente bancario presso la Banca di Credito Cooperativo dell'Alta Brianza. A 33 anni diventa sindaco di Ponte Lambro, incarico che ricopre per 4 legislature di fila, mentre il suo primo approccio col calcio risale alla metà degli anni Settanta, quando diventa presidente della società dilettantistica della ASD Pontelambrese, che sotto la sua gestione arriva a disputare anche il campionato di Prima Categoria. Dal 1987 al 1992 è stato Consigliere del Comitato Regionale Lombardia, dal '92 al '96 è vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti, dal '96 assume la guida del Comitato Regionale Lombardia mentre dal '99 ricopre la carica di presidente della LND, con l'ultima conferma arrivata nel dicembre 2012. Nel maggio 2007 è eletto inoltre vicepresidente della Figc, mentre nel marzo 2009 viene eletto vicepresidente vicario della stessa Federazione.

DIMOSTRAZIONE DI SERIETÀ E DEMOCRAZIA  «Dopo la prima sessione di voto ho dovuto chiedere ai miei collaboratori che mi aiutassero a scrivere qualcosa per un ringraziamento dal profondo del cuore». Queste le prime parole del neo presidente della Figc Carlo Tavecchio, appena eletto a Fiumicino. «Ringrazio l'assemblea - ha detto il numero uno della Lnd, rivolgendosi emozionato alla platea -. Oggi, alla presenza delle più alte autorità Uefa, c'è stata una dimostrazione di grande serietà e comportamento di democrazia. Desidero ringraziare coloro che mi hanno confermato la fiducia e fatto sentire il loro appoggio anche in momenti difficili. Vorrei ringraziare coloro che legittimamente hanno espresso valutazioni diverse. Sarò il presidente di tutti».