25 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Calcio

Barbara Berlusconi al veleno: «Figc come la Dc della Prima Repubblica»

Il vicepresidente del Milan torna a parlare dell’elezione del nuovo presidente della Federcalcio, auspicando buon senso ed una candidatura unitaria: «Serve una persona con idee nuove e coraggiose».

MILANO - «Si parli meno di tessere e più di idee». Così la vicepresidente e ad del Milan Barbara Berlusconi, interpellata dall'Ansa, torna a esprimersi sull'elezione del nuovo presidente della Federcalcio, augurandosi che «la Lega di serie A proponga una candidatura unitaria». Barbara Berlusconi nei giorni scorsi aveva sollecitato una svolta generazionale, scatenando le ire dei diretti interessati ed anche alcune gravi illazioni tipo quella di essere manovrata da qualcuno (Albertini o Maldini?). Ora torna sull’argomento, probabilmente in maniera ancora più decisa e virulenta: «dal dibattito per la presidenza della Figc emergano, da parte di alcuni protagonisti, dichiarazioni e prese di posizione che ricordano i congressi della Dc della Prima Repubblica».

IN GIOCO IL FUTURO DEL CALCIO ITALIANO - Presa di posizione decisa da parte della Lady B: «Oggi, invece, c'è in gioco il futuro del calcio italiano e servono persone con idee nuove e coraggiose - aggiunge la figlia del presidente del Milan, Silvio Berlusconi -. Non si può, infatti, ridurre tutto, come sembra fare qualcuno, alle tessere e ai voti di cui si disporrebbe. Molto più importante è discutere su programmi e idee per rilanciare il nostro calcio che è in grave crisi di credibilità e di risultati».

SPERO IN UNA CANDIDATURA CHE UNISCA – La speranza di Barbara Berlusconi è esplicita: «Mi auguro, e lo faccio a titolo personale perchè non è tra le mie deleghe, che la Lega di serie A proponga, in maniera unitaria, una candidatura che vada in maniera convinta nel senso del rinnovamento e del cambiamento, un candidato credibile in grado di raccogliere quella forte voglia di cambiamento e di rinnovamento che viene dal Paese».