Gli esercizi per migliorare la mobilità di gambe e anche
L’osteopata a DiarioTv «un semplice esercizio eseguito quotidianamente permette di aumentare le flessibilità degli arti inferiori»
ROMA – Si parla spesso di rigidità di collo e spalle, a volte anche di schiena e zona lombare. Si parla molto poco, però, della mobilità delle gambe e delle anche. Il problema è più diffuso di quanto si pensi e le cause più comuni sono riconducibili a uno stile di vita errato.
Potrebbe essere colpa della postura
In alcuni casi una ridotta mobilità delle gambe e delle anche potrebbe essere causata da una postura errata. Per esempio, stare seduti troppo a lungo, magari con le gambe distese eccessivamente da un lato riduce il carico sulla zona lombare, dall’altro potrebbe determinare a lungo andare disturbi di funzionalità degli arti inferiori.
Attenzione alo stile di vita
Pochi hanno uno stile di vita esemplare. La maggior parte di noi passa il tempo seduto davanti a una scrivania o, peggio, in piedi e fermi a causa del lavoro che svolge. Dedicare almeno una mezz’ora al giorno a una camminata leggera, a esercizi di stretching o comunque a una ginnastica moderata potrebbe evitare il problema.
Gli esercizi consigliati da Fabio Rizzo
Fabio Rizzo, massofisioterapista e osteopata, consiglia un semplice esercizio da eseguire comodamente a casa quando si ha qualche minuto libero a disposizione. Ci si siede su un lettino o, in mancanza, su un tappetino da fitness e si pongono le piante dei piedi l’una contro l’altra. Le gambe vengono così posizionate ad «ali di gabbiano». Proprio come fossero ali, la persona deve muoverle come se dovesse spiccare il volo. Nel lato in cui si evidenzia maggior rigidità è bene ripetere l’esercizio più volte, anche singolarmente.
Altri motivi in cui si può avere rigidità dell’anca
La rigidità di gambe e anche può essere dovuta a diversi motivi. Uno dei più comuni è la displasia dell’anca. Se si accusa dolore al movimento o in posizione seduta, potrebbe trattarsi di una «falsa sciatica». In casi più seri la causa potrebbe essere riconducibile a un’osteoporosi (in questo caso non fare esercizi fisici se non sotto controllo medico) o un’artrosi dell’anca. In tutti questi casi, tuttavia, è sempre bene chiedere il parere al proprio medico curante.