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Alimentazione

Attenzione a bibite e alimenti senza zucchero: i dolcificanti sono pericolosi

Uno studio evidenzia che i dolcificanti artificiali, alternativa allo zucchero, in realtà sono tossici per i batteri digestivi e intestinali. Un pericolo per la salute

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dolcificanti Mirror Images shutterstock

L’industria li propone come una ‘sana’ alternativa allo zucchero: sono i dolcificanti artificiali, o edulcoranti. Ormai li ritroviamo dappertutto, dai biscotti alle merendine, dalle bibite alle marmellate e agli yogurt e persino nei farmaci e negli integratori. Il massimo, poi, è quando li troviamo nei fermenti che acquistiamo proprio per favorire il corretto sviluppo della flora batterica intestinale, o microbiota, magari dopo l’assunzione di antibiotici. Eppure, proprio questi dolcificanti sono stati trovati essere tossici per i batteri intestinali che si occupano dei processi digestivi e ci proteggono anche dalle malattie.

I dolcificanti tossici per l’intestino

Per capire gli effetti sull’intestino di alcuni dolcificanti artificiali, i ricercatori dell’Università Ben-Gurion del Negev (BGU) in Israele e dell’Università Tecnologica di Nanyang a Singapore, hanno sottoposto a studio 6 dolcificanti artificiali e 10 integratori sportivi che contengono edulcoranti. Tra questi aspartame, sucralosio, saccarina, neotame, advantame, acesulfame potassio-k. I risultati, poco edificanti e per nulla ‘edulcorati’, sono poi stati pubblicati sulla rivista scientifica Molecules.

Pochi dolcificanti artificiali per danneggiare il microbiota

In base a quanto appurato dal team di ricerca, si è visto che i batteri presenti nel sistema digestivo (intestino) sono diventati tossici se esposti a concentrazioni anche soltanto di 1 mg/ml di dolcificanti artificiali. «Abbiamo modificato i batteri bioluminescenti di E. coli, che si illuminano quando rilevano sostanze tossiche e agiscono come un modello di rilevamento rappresentativo del complesso sistema microbico», spiega il prof. Ariel Kushmaro, John A. Ungar Cattedra in Biotecnologie nell’Avram e Stella Goldstein-Goren Dipartimento di ingegneria biotecnologica, membro dell’Istituto Ilse Katz per la scienza e la tecnologia della nanoscala e dell’Istituto nazionale per la biotecnologia nel Negev. «Questa – prosegue l’esperto – è un’ulteriore prova del fatto che il consumo di dolcificanti artificiali influisce negativamente sull’attività microbica intestinale che può causare una vasta gamma di problemi di salute».

I dolcificanti artificiali nascosti negli alimenti

Gli edulcoranti, spacciati come alternativa o soluzione ‘light’, sono utilizzati in innumerevoli prodotti alimentari e bevande analcoliche a ridotto contenuto di zuccheri. Molte persone consumano questo ingrediente aggiunto a loro insaputa, sottolineano i ricercatori. Inoltre, i dolcificanti artificiali sono stati identificati quali inquinanti ambientali emergenti, e possono essere trovati nelle acque potabili e di superficie e nelle falde acquifere sotterranee. Per cui, se beviamo acqua del rubinetto, in particolare, è facile che assorbiamo anche le molecole di questi dolcificanti – con le conseguenze del caso. «I risultati di questo studio potrebbero aiutare a comprendere la tossicità relativa dei dolcificanti artificiali e il potenziale di effetti negativi sulla comunità microbica intestinale e sull’ambiente – conclude il prof. Kushmaro – Inoltre, il pannello batterico bioluminescente testato può essere potenzialmente utilizzato per rilevare i dolcificanti artificiali nell’ambiente». In definitiva, prima di scegliere un prodotto ‘light’ o ‘senza zucchero’ forse è il caso di ponderare bene.

Fonti scientifiche

Dorin Harpaz et al, ‘Measuring Artificial Sweeteners Toxicity Using a Bioluminescent Bacterial Panel, Molecules’ (2018). DOI: 10.3390/molecules23102454.

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