24 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Oncologia

Tumore del colon retto metastatico: migliora la sopravvivenza dei pazienti

Uno studio, basato sulla pratica clinica quotidiana rivela che la sopravvivenza globale mediana per il cancro colorettale è stata di 7,6 mesi

Intestino
Intestino Foto: bilderpool | shutterstock.com Shutterstock

MILANO – Il tumore del colon retto metastatico è difficile da tratta. Ma la ricerca italiana, protagonista nel mondo ha fatto grandi passi. Uno studio che vede infatti protagonista il nostro Paese conferma nella pratica clinica quotidiana l’efficacia e la sicurezza di regorafenib, una terapia mirata, in pazienti con tumore del colon retto metastatico. Lo studio osservazionale internazionale CORRELATE, presentato al XX Congresso mondiale sui tumori gastrointestinali (World Congress on Gastrointestinal Cancer) a Barcellona, ha coinvolto 1.307 pazienti in 13 Paesi. In Italia sono stati arruolati 193 pazienti (il 19% del totale), secondi alla Francia che ne ha arruolati 242.

Le diverse opzioni terapeutiche
«La disponibilità nel corso degli anni di diverse opzioni terapeutiche per il trattamento di persone con tumore del colon retto metastatico ha significativamente inciso in modo positivo sulla prognosi di questi pazienti – spiega in un comunicato il prof. Alfredo Falcone, direttore Oncologia Medica all’Università di Pisa – La scoperta e l’utilizzo nella pratica clinica di ciascun nuovo farmaco hanno determinato via via un guadagno in sopravvivenza, raggiungendo circa 30 mesi nelle forme metastatiche. Oggi, nel corso del Congresso, sono stati presentati i dati di uno studio osservazionale, prospettico, globale con uno di questi farmaci, regorafenib».

Lo studio e i risultati
Nello studio CORRELATE la sopravvivenza globale mediana è stata di 7,6 mesi rispetto ai 6,4 dello studio registrativo CORRECT e la sopravvivenza libera da progressione di 2,8 mesi rispetto a 1,9 di CORRECT. Il dosaggio medio utilizzato è stato di 120 mg, pari al 75% del dosaggio pianificato (160 mg): il 57% dei pazienti ha iniziato a 160 mg, il 30% a 120 mg, il 12% a 80 mg. «Questa ricerca rappresenta il più ampio studio osservazionale al mondo con regorafenib. I risultati dello studio CORRELATE confermano e rinforzano il beneficio di regorafenib nella pratica clinica – sottolinea la dott.ssa Francesca Bergamo dell’Oncologia Medica 1 dell’Istituto Oncologico Veneto – La flessibilità del dosaggio iniziale e in corso di trattamento, nell’ottica di un trattamento personalizzato, è un punto importante nella gestione del farmaco al fine di ottenere il massimo beneficio in termini di sopravvivenza con la minore incidenza possibile di eventi avversi».

Il tumore del colon retto in Italia
In sette anni in Italia i nuovi casi di tumore del colon retto sono aumentati del 6,5% (da 49.720 nel 2011 a 53.000 nel 2017), ma sono migliorate le possibilità di sopravvivenza: oggi il 65% delle persone colpite è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Il 25% dei casi è individuato in fase avanzata, da qui l’importanza di garantire nuove armi per questi pazienti.

Su Bayer
Bayer è un’azienda globale con competenze chiave nei settori Salute e Agricoltura. I prodotti e i servizi sono concepiti per migliorare la qualità della vita delle persone. Allo stesso tempo, il Gruppo punta a creare valore attraverso innovazione, crescita e un’elevata redditività. Bayer fonda la propria attività su principi di sviluppo sostenibile e di responsabilità etica e sociale. Nel 2017, il Gruppo ha impiegato circa 100.000 collaboratori e registrato un fatturato di 35 miliardi di euro. Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo sono stati pari a 4,5 miliardi di euro. Maggiori informazioni sul sito www.bayer.it.