29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
La Campagna di AGD Italia

Accendi la testa e fai girare la voce: facciamo luce sul diabete mellito

Al via la Campagna di comunicazione di AGD Italia per far luce sul diabete mellito di tipo 1, una malattia del metabolismo caratterizzata dalla incapacità dell’organismo di produrre insulina

ROMA – Di diabete mellito di tipo 1 forse si parla troppo poco. Nonostante ciò, questa malattia del metabolismo, caratterizzata dalla incapacità dell’organismo di produrre insulina a seguito di una reazione autoimmune che porta alla distruzione totale delle beta-cellule pancreatiche, è più presente di quanto si possa credere. Così, per far luce su una malattia in costante aumento, con diagnosi in età sempre più precoce e che in Italia affligge oltre 20mila giovani, AGD Italia presenta la Campagna di Comunicazione ‘Accendi la testa e fai girare la voce’.

Sapere per comprendere
Obiettivo della Campagna AGD è innanzitutto informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul diabete in età pediatrica e giovanile. Con ‘Accendi la testa e fai girare la voce’ si dà il via a una serie di iniziative e strumenti per un corretto inserimento scolastico e qualificato sostegno psicologico associato alla terapia insulinica. A supporto della Campagna è stato realizzato uno Spot, interpretato dal piccolo Corrado Polo e con il prezioso contributo dell’attore Leonardo Pieraccioni, che ha prestato la sua voce come ‘narratore’.

Sulla Campagna
«AGD Italia Onlus è un coordinamento tra Associazioni di aiuto a bambini e giovani con diabete che, da oltre 20anni, raccoglie fondi per sostenere la ricerca e sviluppa progetti a supporto dei giovani con diabete e delle loro famiglie – spiega l’ing. Givanni Lamenza, Presidente AGD Italia – All’interno della Campagna di Comunicazione ‘Accendi la testa e fai girare la voce’, è stato realizzato un Spot grazie al prezioso contributo dell’attore Leonardo Pieraccioni, che ha prestato la sua voce come ‘narratore’, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul diabete di tipo 1, una malattia in continuo aumento che fa la sua comparsa in età sempre più precoce, per la quale oggi esiste un’ottima cura ma dalla quale non si guarisce e che richiede formazione e un impegno costante dei genitori prima e del bambino poi. La sintesi del messaggio – aggiunge Lamenza – che abbiamo voluto lanciare con questo SPOT è l’invito a informarsi per evitare che i giovani con diabete possano essere discriminati da atteggiamenti dovuti a una errata conoscenza di questa malattia ed ai quali vengano precluse opportunità personali e professionali»

Tutte le informazioni necessarie
«Sul sito www.agditalia.it si possono trovare tutte le informazioni per quanto concerne il riconoscimento dei sintomi per una diagnosi precoce, ma anche tutte le indicazioni utili per i genitori e gli insegnanti al fine di un corretto e adeguato inserimento scolastico degli alunni con diabete di tipo 1», precisa il Presidente AGD Italia
«Ho accettato volentieri di essere la promotrice dell’Evento di oggi per richiamare ancora una volta l’attenzione delle Istituzioni su una patologia importante come quella del diabete di tipo 1 – aggiunge la Senatrice Maria Rizzotti, medico chirurgo – Prevenzione e corretta informazione devono essere posti in primo piano per questa malattia che crea notevoli disagi agli bambini, agli adolescenti e alle loro famiglie. A tal fine, raccogliendo le istanze delle Associazioni dei pazienti e delle società scientifiche ho deciso di presentare nei prossimi giorni una mozione che impegni il Governo ad agire concretamente e tempestivamente per risolvere le criticità esistenti».

L’importanza della dieta
«Tutti i bambini e i ragazzi devono alimentarsi per trovare le energie e crescere, l’importante che questo avvenga in maniera sana e corretta, sembra un’ovvietà su cui purtroppo c’è ancora molto da lavorare. Per i giovani con diabete di tipo 1, analogamente ai loro coetanei, non è necessario utilizzare una particolare dieta, ma è richiesto un impegno maggiore, in quanto a ogni pasto devono calcolare i carboidrati che assumeranno e le relative dosi di insulina da somministrare», conclude l’Onorevole Paolo Siani, primario di pediatria al Santobono-Pausilipon di Napoli.