19 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Ragno violino

Ragno violino morde un uomo a Terni: «sono vivo per miracolo». Come riconoscere il ragno violino

Un uomo ha rischiato seriamente di morire dopo essere stato morso da un ragno piccolo ma velenosissimo. Ecco i dettagli della vicenda

L’ennesimo morso di un ragno violino, verificatosi in Italia. Questa volta la vittima è un uomo di 59 anni che lavora a Terni come ufficiale della polizia municipale. L’aracnide non ha provocato la morte dell’uomo ma ha compromesso molte delle sue funzioni vitali. Si tratta di uno dei pochissimi aracnidi velenosi che popolano la nostra penisola. La vicenda è accaduta nel giardino di casa sua che si trova nella periferia della città.

La vicenda
Il problema principale risiede nel fatto che quando si viene morsi dal ragno violino generalmente si dà poco peso all’accaduto. In una fase iniziale, infatti, non si ha una sintomatologia particolare. Anche in questo caso, è trascorso del tempo prima che il braccio dell’uomo cominciasse a gonfiarsi e comparisse la febbre. Inizialmente si pensava si trattasse di una borsite, quindi niente di preoccupante. Ma con il tempo si è potuta stabilire la vera causa.

Corsa al pronto soccorso
In brevissimo tempo le condizioni della povera vittima di aggravano e l’uomo decide così di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Terni. A cercare di comprendere l’origine della sintomatologia – secondo quanto dichiarato da Il Messaggero – sono stati i medici Daniela Francisci e Alessandro Lavagna.

Condizioni gravi
Non c’è voluto molto tempo per comprendere che le condizioni si stavano aggravando notevolmente e non c’era tempo da perdere: il braccio, ormai, stava andando in necrosi e i reni non funzionavano più bene. Il personale sanitario inizialmente brancolava nel dubbio, ma dopo quattro ore di indagini la povera vittima venne trasferita nel reparto malattie infettive e grazie alla professionalità di Francisci, l’uomo ora è salvo. «Sono vivo per miracolo – riportato Il Messaggero - Quando sono arrivato all’ospedale di Terni non parlavo più e la funzionalità di alcuni organi era ormai compromessa. Se l’ho raccontata lo devo alla professionalità dell’equipe medica del reparto di malattie infettive guidato dalla professoressa Daniela Francisci».

Il racconto
Il 59enne racconta che la sua incredibile vicenda è iniziata mentre stava facendo alcuni lavori di casa. In quel momento ha posizionato le mani in un sacco di gesso e ha visto un ragnetto piccolissimo salirgli sul braccio. Inizialmente non ci ha dato troppo peso, nonostante avesse sentito un piccolo dolore. Due giorni dopo aveva notato due piccole croste sul braccio, ma non pensava che si trattava di qualcosa di preoccupante. «Se fosse andata bene avrei rischiato l’amputazione del braccio ma il veleno che era andato in circolo stava per intaccare fegato e cuore. Non finirò mai di ringraziare i medici e gli operatori del reparto di malattie infettive dell’ospedale. Sono persone encomiabili per la professionalità e perché operano tra mille difficoltà, con un organico ridotto al minimo. E mi hanno ridato la vita».

Il veleno del ragno violino
Il ragno violino inietta nell’organismo un veleno potentissimo chiamato sfingomielinasi-D. La sostanza è in grado di interagire con le nostre membrane cellulari provocando disturbi dell’attivazione del sistema immunitario e, di conseguenza, necrosi tissutale.

Il morso del ragno violino
Il problema principale del ragno violino è che difficilmente si accusa dolore dopo essere stati morsi. Ma non è insolito che poche ore dopo, o alcuni giorni dopo, la parte colpita inizi a gonfiarsi. In tal caso non c’è tempo da perdere perché la tossina iniettata dall’aracnide porta alla necrosi i tessuti circostanti e può causare una grave disfunzionalità di molti organi una volta che il veleno è entrato nel circolo ematico. In casi un po’ più rari si può evidenziare una grossa ulcera nel punto di iniezione. Questa si chiama loxoscelismo ma pare interessare con maggior probabilità le persone allergiche.

Come si riconosce il ragno violino?
Non è semplice riconoscerlo perché è un piccolo ragnetto e anche molto veloce. Ma a uno sguardo attento si può evidenziare una particolare macchia sul dorso che ricorda un po’ la forma del violino. Questo, probabilmente, è uno dei pochi metodi affidabili per distinguerlo da altri ragnetti simili e innocui. È importante sottolineare che il piccolo aracnide ama vivere nei luoghi bui, come, per esempio, gli incavi degli alberi o sotto le pietre, specie durante le ore di buio. Non è un ragno aggressivo e raramente morde un essere umano. Ma come abbiamo visto, se ciò accade può essere molto pericoloso.

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