19 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Malattie autoimmuni

La Sclerosi multipla potrebbe essere causata dalle pecore

Una grave malattia autoimmune come la sclerosi multipla è stata collegata all'esposizione alle pecore

Pecore, potrebbero essere una causa della SM
Pecore, potrebbero essere una causa della SM Foto: Stasis Photo | shutterstock.com Shutterstock

REGNO UNITO – La sclerosi multipla si stima colpisca oltre 2,3 milioni di persone in tutto il mondo, con casi in costante aumento. Nonostante le cifre e la grande incidenza, la medicina ancora non sa dare una reale spiegazione della causa. Così come non esiste ancora un altrettanto reale cura. Ora, da un nuovo studio emerge una possibile potenziale causa di questa grave malattia autoimmune.

La sclerosi multipla
Nota anche come SM, la sclerosi multipla è una malattia autoimmune che rallenta la comunicazione nel cervello e nel midollo spinale. Tra i vari sintomi, i più comuni sono problemi di visione, di equilibrio, di controllo muscolare e altre funzioni di base dell’organismo. Spesso, chi ne soffre è costretto su una sedia a rotelle.

La tossina incriminata
Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Exeter (UK) ha rivelato che l'esposizione a una tossina specifica, che si trova principalmente nelle pecore, è legata allo sviluppo della sclerosi multipla. Il team di ricerca, tuttavia, sottolinea che i risultati di questa ricerca non affermano che basta un’esposizione a queste tossine o alle pecore per sviluppare la malattia, ma che vi è un legame tra questi fattori e la sclerosi multipla che va approfondito proprio per comprendere quali sono i fattori scatenanti.

Lo studio
Il prof. Rick Titball e colleghi hanno coinvolto ed esaminato 250 persone, di cui metà con sclerosi multipla e metà sani. I risultati dell’analisi hanno rivelato che quasi il 43% dei pazienti con SM erano portatori della tossina Epsilon, il che significa che la tossina era presente abbastanza a lungo nell’organismo da permettere al sistema immunitario di reagire. Facendo un confronto, si scopre che solo il 16% dei partecipanti che non avevano la sclerosi multipla presentavano anticorpi per la tossina. Per cui de ne deduce che può esistere un legame.

La tossina
Questa tossina chiamata Epsilon è prodotta nell'intestino delle pecore dal batterio Clostridium perfringens. In qualche modo, chi è affetto da sclerosi multipla e che presenta gli anticorpi della tossina potrebbe essere stato infettato dalla tossina magati lavorando o essendo stati vicino a delle pecore. Tuttavia, non è detto che la maggioranza delle persone abbia avuto un contatto diretto con questi animali, per cui la tossina deve essersela presa in qualche altro modo – anche se si è riscontrato come il tasso di sclerosi multipla è generalmente più elevato nelle regioni con molti ovini. «La nostra ricerca suggerisce che esiste un legame tra la tossina Epsilon e la SM – ha commentato il prof. Rick Titball, coautore dello studio –  Le cause della SM non sono ancora completamente comprese e, anche se è possibile che questa tossina vi giochi un ruolo, è troppo presto per dirlo con certezza».

Già trovata in passato
Quella della tossina Epsilon e del suo possibile ruolo nella sclerosi multipla non è un’idea nuova. Già in passato, infatti, alcuni studi Usa avevano dimostrato che gli anticorpi alla tossina Epsilon erano più prevalenti nei pazienti con SM rispetto ai controlli sani. I risultati di questi studi avevano suggerito che la tossina Epsilon potrebbe svolgere un ruolo nello sviluppo della SM. L’ipotesi non è campata in aria, perché proprio la tossina Epsilon è stato scoperto distruggere la guaina mielinica che ricopre i nervi e consente di condurre gli impulsi alla massima velocità. La mielina, come si sa è purtroppo anche il bersaglio del sistema immunitario quando si ha la sclerosi multipla. Ecco perché, secondo diversi esperti, la tossina Epsilon potrebbe scatenare la SM.
«Se il legame tra la tossina epsilon e la SM è dimostrato – conclude il dott. Simon Slater, direttore di MS Sciences Ltd – allora questo suggerirebbe che la vaccinazione possa un trattamento efficace per la sua prevenzione o nelle prime fasi della malattia». I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Multiple Sclerosis Journal.