18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Nazismo

Asperger, scoprì l’autismo mentre aiutava i nazisti a uccidere i bambini

Hans Asperger, scopritore di una particolare forma di autismo, sembra essere stato attivamente coinvolto nella morta di molti bambini durante il regime nazista

Hans Asperger partecipò attivamente alla morte dei bambini durante il nazismo
Hans Asperger partecipò attivamente alla morte dei bambini durante il nazismo Foto: TheVagabond V.Schaal | Shutterstock Shutterstock

Un documento sconcertante ha appena rivelato l’altro volto di Hans Asperger, il noto pediatra che nel 1944 ha scoperto una nota forma di autismo, ancor oggi conosciuta con il nome di sindrome di asperger. L’uomo, a quanto pare, non era solo medico e ricercatore, ma – in qualche modo – anche un potenziale omicida. Pare, infatti, che fosse stato coinvolto attivamente nel programma di eutanasia durante il regime nazista in Austria. Ecco tutti i dettagli.

Documenti nuovi
Secondo quanto riportato dalla BBC, sono stati ritrovati dei documenti totalmente nuovi riguardanti Hans Asperger. L’uomo studiò medicina a Vienna ed ebbe il dottorato nel 1931 prima di assumere la direzione del reparto di pedagogia infantile presso la clinica dei bambini dell’Università di Vienna. Durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale assunse il ruolo di ufficiale medico in Croazia. Ma la sua fama inizio intorno al 1944, momento in cui pubblicò alcuni testi che riguardavano l’ormai famosa sindrome di asperger, una malattia dello spettro autistico. Terminata la guerra riuscì ad ottenere la Cattedra di Pediatria all’Università di Vienna, luogo in cui nel 1977 divenne professore emerito. Ma, a quanto pare, dietro la sua normale vita c’era qualcosa di molto più sconcertante.

Quanto amava i suoi pazienti?
Hans Asperger ha sempre sostenuto di aver protetto i suoi piccoli pazienti dal regime nazista. Ma, secondo alcuni documenti, le cose non sarebbero andate proprio così. Cartelle cliniche e altri testi scritti nero su bianco, evidenzierebbero un’attività alternativa condotta dal medico. Asperger avrebbe inviato i bambini presso la clinica Am Spiegelgrund di Vienna, per metterli a morte. Sembra che la scoperta sia stata fatta dal medico austriaco Herwig Czech, e riportata sulla rivista Molecular Autism.

Opportunità di carriera?
Asperger è riuscito a fare carriera grazie alle sue ricerche e alle sue capacità o c’è dell’altro? Secondo Czech, «è riuscito ad adattarsi al regime nazista ed è stato premiato per le sue affermazioni di lealtà con opportunità di carriera». Asperger sarebbe «diventato un ingranaggio della macchina da guerra nazista e parte degli occhi e delle orecchie del Terzo Reich», scrivono alcuni accademici di Cambridge.

Bambini morti a causa sua?
Pare che quasi ottocento bambini siano morti presso la clinica Am Spiegelgrund. Molti sono deceduti a causa di fame e freddo, mentre altri sono stati oggetto di esperimenti. Il tutto faceva parte della Aktion T4, un orribile programma di eutanasia autorizzato da Adolf Hitler, che aveva l’obiettivo di uccidere i disabili e le persone considerate incurabili. La sconcertante tesi, formulata da Czech, è venuta a galla dopo aver scandagliato documenti nazisti non esaminati in precedenza. Tra questi anche quelli del personale della clinica e le cartelle cliniche dei pazienti.

Anni di ricerca
«Queste scoperte su Hans Asperger – si legge sul The Sun - sono il risultato di molti anni di attenta ricerca negli archivi. Quello che emerge è che Asperger ha cercato di adattarsi al regime nazista e in cambio è stato ricompensato con opportunità di carriera». Un esempio di quanto accaduto ci è stato fornito dallo stesso Czezh, il quale ha raccontato di una bambina di soli 3 anni, di nome Herta Schreiber, che è stata mandata a morire nella clinica dopo aver avuto una diagnosi di grave disturbo della personalità, idiozia e convulsioni. Al tempo, Asperger aveva dichiarato che «la bambina probabilmente è un peso insopportabile per la madre, che deve prendersi cura di cinque bambini sani». Per questo motivo ha consigliato di portarla in maniera permanente presso Spiegelgrund. Secondo Czech, la dicitura di collocamento permanente è un eufemismo per indicare che avrebbe dovuta essere uccisa. Non a caso Herta è stata ricoverata il 1 luglio e deceduta nella clinica il 2 settembre. Le cartelle cliniche parlano di polmonite ma pare che questa patologia venisse indotta con molta frequenza attraverso la somministrazione di elevate dosi di barbiturici. È importante sottolineare che uno dei redattori (dell'Università di Cambridge ) che ha riportato la questione su Molecolar Autism ritiene che alcuni risultati ottenuti, per ora, sono ancora molto controversi.