23 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Sanità

Lettera della Lorenzin agli infermieri: giornata storica, quella della nascita dell'Ordine

Nel futuro contratto, area autonoma e un nuovo modello assistenza. Importante ridare dignità alla professione

Infermieri
Infermieri Foto: Shutterstock

ROMA – Ieri è ufficialmente nata la Federazione Infermieri o Ordine degli Infermieri, che segna una giornata storica, ma ora «tocca a voi e alla vostra Federazione, insieme con il ministero, dare concretezza a questa trasformazione, che non deve essere intesa solo come un cambio di denominazione, ma come una modifica fondamentale dell'ordinamento della vostra professione riconoscendola finalmente» del tutto come professione intellettuale. Scrive così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in una lettera aperta inviata agli infermieri nel giorno dell'entrata in vigore della legge 3/2018 che porta il suo nome, legge 'Lorenzin', con cui, dopo anni e anni di attesa, si concretizza l'obiettivo della trasformazione dei Collegi in Ordini professionali. Una giornata che Lorenzin giudica come «momento» di partenza e non di arrivo «di un percorso che abbiamo cominciato insieme e che vi vedrà protagonisti del sistema sanitario italiano nei prossimi anni», scrive il ministro.

Doti umane e professionali
«Questi cinque anni da ministro - scrive Lorenzin - mi hanno consentito di apprezzare le doti professionali e umane della vostra professione e di riconoscere l'infungibilità da parte del Sistema sanitario del vostro ruolo». E sottolinea quali devono essere obiettivi e tappe future: prima di tutti il contratto, perché «dopo dieci anni si è riaperta la partita del rinnovo, che so complessa e difficile, anche per le giuste aspettative giuridiche ed economiche che si sono sedimentate in questa lunga attesa e per il cambiamento che la vostra professione ha vissuto in questo periodo, che porta con sé l'affrontare tematiche profonde quali quelle delle competenze specialistiche e dello sviluppo della carriera gestionale degli infermieri».

Creare un'area autonoma
Poi un'area autonoma di contrattazione: «Mi è ben noto - si legge ancora - che rappresentate circa il 40% degli operatori che a vario titolo prestano la loro opera nel Servizio sanitario nazionale, per cui ritengo giunto ormai il tempo di avviare una riflessione più amplia sul tema della creazione di un'area autonoma di contrattazione per la vostra professione, in maniera tale da riconoscere la peculiarità e particolarità del qualificato lavoro che ognuno di voi garantisce quotidianamente per la salute dei nostri cittadini».

Sbloccare i concorsi
Il ministro si augura poi che le Regioni sblocchino i concorsi e avviino le stabilizzazioni del personale precario «grazie al quale, in questi anni di blocco del turnover, è stato possibile garantire l'erogazione delle prestazioni», ma rivolge un pensiero anche ad aggressioni e violenze «che riguardano sempre più frequentemente voi, prima interfaccia nelle strutture di pronto soccorso e in tutte le realtà che intercettano pazienti con bisogni complessi».

Ridare dignità alla professione
«Lo voglio dire con fermezza – dichiara Lorenzin – bisogna ridare dignità a una professione che merita un ringraziamento grande da tutti noi per l'abnegazione e la professionalità che mette nel fornire giornalmente cure e attenzione ai soggetti più deboli della società». C'è molto da fare ancora secondo Lorenzin. Soprattutto, conclude la lettera, per disegnare un «nuovo modello di assistenza infermieristica che dovrà essere coerente con la modifica dei bisogni di salute dei nostri cittadini che chiedono sempre di più continuità delle cure, presa in carico e maggiore integrazione dei diversi operatori sanitari».