Vaccini e bufale, gli immunologi a scuola 'vaccinano' i ragazzi contro le fake news
Giornata Nazionale Univax fra il 15 e il 16 febbraio per 'vaccinare' i ragazzi contro le bufale sui vaccini
ROMA – Vaccini e fake news pare vadano a braccetto, specie di questi tempi di campagna elettorale – contraddistinta da battibecchi tra i candidati delle diverse correnti politiche. Ma, prima ancora della campagna elettorale era evidente che la confusione sui vaccini alimentata dalle molte bufale che circolano in Rete è pericolosa, perché può portare a comportamenti dannosi per la salute. Come proteggersi pertanto da questo rischio? La Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA) ha pensato a una sorta di 'vaccinazione' contro l'epidemia di fake news sui vaccini. Il farmaco da somministrare in questo caso è una discussione libera ma scientificamente informata sull'argomento.
Vaccinare contro le bufale
E' nato così il progetto UniVax Day: una giornata - che si svolgerà nelle principali Università italiane fra il 15 e il 16 Febbraio - dedicata ai ragazzi degli ultimi due anni delle scuole superiori per affrontare il tema sulla base delle evidenze scientifiche di cui disponiamo oggi. Gli esperti (immunologi, infettivologi, igienisti, microbiologi) incontrano i ragazzi per parlare di come funzionano i vaccini, quali vantaggi danno e quali rischi comportano, del perché vanno somministrati e a chi, ma anche per ascoltare i dubbi degli studenti e rispondere alle loro domande. «UniVax Day – spiega Angela Santoni, presidente della SIICA – avrà una cadenza annuale e si svolgerà in contemporanea e con un programma analogo in vari Atenei italiani. Lo scopo è rendere i giovani più consapevoli dell'efficacia e dei rischi delle vaccinazioni, riportando il tema all'interno di un discorso scientifico ed evitando che diventi un problema ideologico o politico».
Tre milioni di morti evitate
Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno grazie ai vaccini si prevengono da 2 a 3 milioni di morti nel mondo. «Il vaccino – sottolinea Santoni – non è un farmaco come gli altri perché non protegge solo la persona che lo assume ma, impedendo la circolazione dell'agente infettivo, protegge anche tutti gli altri, comprese le persone più fragili come i bambini che hanno un sistema immunitario compromesso».
Quando le malattie tornano
Il problema, poi, è che quando le persone smettono di vaccinarsi, malattie infettive che oggi nei Paesi come il nostro sono diventate rare - come la difterite, il morbillo, la parotite, la poliomielite - possono tornare facilmente a essere una minaccia. La copertura vaccinale in Italia per alcune malattie infettive è ancora al di sotto della soglia considerata dall'OMS indispensabile per la protezione della popolazione – la cosiddetta immunità di gregge.
L'UniVax Day 2018 si svolgerà il 16 febbraio all'Università Sapienza di Roma e alle Università di Genova, Brescia, Torino, Verona, Udine, Firenze, Catanzaro, Palermo. Il 15 febbraio all'Università di Messina; il 21 all'Università di Ancona. A Milano due appuntamenti: il 21 all'Humanitas University e il 23 all'Università degli Studi. Si prevede che parteciperanno circa 5.000 studenti.
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