28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Ginecologi per la contraccezione d'emergenza

Contraccettivi d’emergenza, che siano inseriti tra i farmaci sempre disponibili

I ginecologi e la Società medica italiana per la contraccezione (Smic) chiedono all'Aifa e al ministro della Salute Lorenzin che i contraccettivi d'emergenza siano sempre disponibili

Contraccezione d'emergenza
Contraccezione d'emergenza Foto: Shutterstock

ROMA – La Società medica italiana per la contraccezione (Smic), congiuntamente a un gruppo di ginecologi italiani, hanno chiesto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e all’Aifa, di inserire i contraccettivi d’emergenza, in particolar modo quello a base Ulipristal acetato, tra i farmaci sempre disponibili in farmacia. «La contraccezione di emergenza – scrivono i ginecologi in un comunicato – è uno strumento farmacologico di emergenza, cioè di pronto soccorso, utilizzabile allo scopo di evitare gravidanze non desiderate nei casi in cui il ricorso a un metodo contraccettivo tradizionale fallisca o venga dimenticato, oppure quando la donna subisca un rapporto sessuale non voluto. La sua efficacia è tanto più elevata quanto più la sua assunzione avvenga vicino al rapporto sessuale non protetto».

Così si è ridotto l'aborto volontario
A motivare ulteriormente la richiesta dei ginecologi è la constatazione che «lo stesso ministro della Salute nelle due relazioni sulla interruzione volontaria di gravidanza, pubblicate rispettivamente a dicembre 2016 e 2017, sottolinea il ruolo dell'utilizzo della contraccezione d'emergenza nella decisa riduzione dell'aborto volontario in Italia, e in particolare, della sua forma più efficace costituita dall'ulipristal acetato (Upa), erroneamente detta anche 'pillola dei cinque giorni dopo'».

Già nella lista dei farmaci essenziali
Nel comunicato si sottolinea altresì che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha messo ambedue i contraccettivi di emergenza (levonorgestrel 1.5 mg per os e ulipristal acetato 30 mg per os), nella XX edizione 2017 della 'Lista dei farmaci essenziali', e nei 'Criteri medici di esigibilità per l'uso dei contraccettivi' del 2015, oltre che dichiararli utilizzabili a ogni età e in ogni condizione clinica. «Alla luce di tutto questo – concludono i ginecologi – si chiede pertanto che il ministro della Salute, di concerto con l'Aifa, integri i farmaci per la contraccezione di emergenza nell'elenco dei farmaci indispensabili da tenere sempre disponibili in farmacia, in particolare quella più efficace a base di ulipristal acetato. E al tempo stesso si richiede che ne venga attivata la distribuzione gratuita nei consultori e nei poliambulatori pubblici e convenzionati». Si attende la risposta degli interpellati.