19 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Toxocara

Allarme per il parassita che si trova negli animali, giardini e parchi: può infettare il cervello

Un parassita preso in scarsa considerazione fino ad oggi può parassitare le persone che vengono a contatto con cani, gatti e parchi

Toxocara, il parassita che si trova negli animali e nei parchi
Toxocara, il parassita che si trova negli animali e nei parchi Foto: Shutterstock

Il quotidiano New York Times lo ha ribattezzato con il nome di «The Parasite on the Playground», ovvero il parassita del parco giochi. Sembra infatti che un particolare tipo di microorganismo abbia colpito moltissimi bambini, specie negli Stati Uniti, causando non pochi problemi di salute. Ad avere la peggio, come è facilmente intuibile, sono stati i bambini. Ora l’allarme è stato diffuso a livello mediatico anche in tutta Europa perché tali parassiti potrebbero essere trasmessi con molta facilità proprio dai nostri amici animali. Ecco di cosa si tratta e come intervenire.

Molti medici non conoscono la malattia
Il problema principale risiede nel fatto che ci sono ancora tanti i medici a non conoscere la patologia scatenata da un genere di parassiti conosciuti con il nome di Toxocara. Appartengono alla famiglia dei nematodi (vermi cilindrici) e vivono con estrema facilità nell’intestino di cani e gatti.

Dove si trova il parassita?
Il parassita può essere trovato facilmente nei luoghi aperti dove spesso trascorrono del tempo cani e gatti, ma è anche possibile reperirlo in cantieri, giardini, parchi e sabbiere. È molto facile che i bambini, giocando all’aperto, ne vengano in contatto. Se poi si mettono in bocca le mani sporche, le particelle infettive vengono inghiottite e le uova – dopo breve tempo – si schiudono. In questa fase le larve si liberano e viaggiano attraverso il corpo con la possibilità di raggiungere il cervello.

Disturbi dell’apprendimento
Qualora il cervello venisse raggiunto dalle larve, è molto probabile che il piccolo assiste a un declino dell’apprendimento e della cognizione. In seguito a dei test effettuati di recente negli Stati Uniti è emerso che oltre 16milioni di persone hanno sviluppato anticorpi per il Toxara, sintomo che in precedenza sono stati parassitati.

Epilessia e ridotta intelligenza
«Sappiamo che in alcuni casi è associato a un’intelligenza più bassa e all'epilessia. Quindi se dovessi guardare i bambini svantaggiati che vivono in povertà e che stanno anche facendo meno test sui risultati scolastici, quale percentuale di questi può essere attribuita all’infezione di questo parassita?», spiega il dottor Peter Hotez, del National School of Tropical Medicine del Baylor College of Medicine di Houston. «qui c'è abbastanza da giustificare un importante studio su un gran numero di bambini».

L’importanza dell’igiene
Proprio perché sono molte le persone che sono state colpite da questo genere di parassiti è essenziale che i genitori spieghino ai propri figli l’importanza dell’igiene. Le mani, per esempio, non devono essere poste in bocca e non si deve mangiare niente se prima non sono state ben pulite. D’altro canto è importante avere le unghie sempre ben pulite per evitare eventuali infezioni e contaminazioni durante i pasti.

Più a rischio i quartieri poveri
Secondo i recenti studi, gli animali domestici che vengono regolarmente visitati dal veterinario (e quindi assumono antiparassitari per via orale) raramente sono affetti da Toxocara. Di conseguenza è più raro che al padrone venga trasmessa la parassitosi. Di contro, i quartieri più poveri, dove gli animali vengono curati in minor misura, sono più a rischio.

Altri problemi causati dal parassita
Secondo gli esperti, il parassita può causare anche problemi agli occhi tanto da provocare, nei casi più gravi, la cecità. Possono infettare fegato e polmoni causando una reazione infiammatoria molto dannosa. E’ però più probabile che i segni di infezioni siano più blandi: leggera febbre, tosse, dolore addominale e stanchezza. Se non trattata – spiegano gli esperti -  l'infezione può scomparire da sola dopo mesi o addirittura anni ma in realtà il parassita è troppo poco conosciuto per saperlo con certezza. Il problema, comunque, risiede nel riconoscere l’infezione. Purtroppo troppi pochi medici sono al momento in grado di diagnosticarla. Nel caso, secondo il dottor Hotez, potrebbe essere trattata con un antiparassitario a base di albendazolo (per esempio Zentel).