28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Campagna elettorale e polemiche sulle vaccinazioni

Il ministro Martina: sui vaccini la penso come Lorenzin. Salvini sbaglia

Sull'accesa discussione sull'obbligo vaccinale si è esprestto il ministro Maurizio Martina: 'Va bene la campagna elettorale, ma no a proposte distruttive'

Vaccini
Vaccini Foto: Shutterstock

ROMA – Sull'ormai accesa discussione sull'obbligo vaccinale, che si è infuocata in questo periodo di campagna elettorale, si esprime anche il Ministro delle Politiche Agricole Ambientali e Forestali, Maurizio Martina, ai microfoni di RTL 102.5. «Io la penso in maniera esattamente contraria, penso che questo Paese abbia bisogno di confermare un livello di strumenti che garantiscano a tutti sulle vaccinazioni un passo in avanti e non sono per nulla d'accordo con Salvini dell'idea di smontare un provvedimento importantissimo come quello che abbiamo preso».

D'accordo con Beatrice Lorenzin
«Sono d'accordo con il ministro Lorenzin, bisognerebbe vaccinarsi da chi immagina che bellamente si possa passare da un lavoro serio e ragionato, come quello che è stato fatto come l'obbligo dei vaccini, all'idea che in una campagna elettorale, per forza di cose, perché bisogna dire qualcosa di diverso e di alternativo si affronti un tema così delicato in questo modo. In generale nella destra italiana e nei Cinque Stelle questo atteggiamento distruttivo: via il Job Act, via l'obbligo dei vaccini, addirittura fuori dall'euro», ha aggiunto Martina.

Un delirio da campagna elettorale
«A me pare un delirio onestamente – prosegue il ministro Martina – va bene la campagna elettorale ma uno facesse proposte in avanti, confrontiamoci sulle cose da fare, non sulle cose da distruggere. Quella dei vaccini è una questione molto delicata; io ci sto a discutere di come si fa meglio questo lavoro (per esempio ci sono delle segnalazioni che ci indicano come, a fronte di alcune particolari situazioni, la gestione dell'obbligo va gestita) va bene, parliamone, ma smontare un provvedimento che anche in tanti Paesi europei in questi anni è stato elaborato e implementato è una follia. Un ritorno al passato che sinceramente non condivido», ha concluso Martina.