29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Cani in ospedale

Bambini malati di cancro, all’Infermi di Rimini arriva la Pet therapy in oncologia

All'ospedale Infermi di Rimini arrivano i cagnolini in aiuto dei bambini malati di cancro. Da ieri, infatti, sono arrivati due cuccioli di 3 e 6 anni che offriranno la Pet Therapy nel reparto oncologia

Pet Therapy
Pet Therapy Foto: Shutterstock

RIMINI – Uno si chiama Eddie, ed è un Border collie di 3 anni, mentre l’altro ‘esperto’ è Giotto un barboncino più anzianotto di 6 anni. Sono loro i protagonisti della svolta Pet Therapy che da ieri è offerta ai piccoli pazienti del day hospital di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini. I due ‘esperti’ a quattro zampe sono stati accompagnati dagli operatori cinofili della ‘Dog Galaxy Asd’ Stefano Cavina, Ramona Nannini, Annalisa Venturi Casadei e Chiara Versari. Il ruolo, apparentemente innocente, dei due cuccioli è quello invece importante di alleviare le sofferenze psicologiche (e spesso anche fisiche) che accompagnano la malattia di cui soffrono i bambini con il cancro. Allo stesso modo, rendono meno dura la vita da malati e gli effetti pesanti dei trattamenti cui spesso sono sottoposti.

La Pet Therapy
Già validata da diversi studi ed evidenze scientifiche, la Pet Therapy, ossia la terapia di supporto per mezzo di animali domestici come cani, gatti (in alcuni casi anche cavalli) fa il suo ingresso anche nella struttura riminese. Ad aver promosso questo servizio è stato l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) con Roberta Pericoli, responsabile di Oncoematologia pediatrica e Samanta Nucci psiconcologa IOR che segue i bambini e i loro familiari. Questa possibilità è inoltre stata offerta grazie al contributo di donatori romagnoli e prevede 20 incontri da 50 minuti l’uno che si svolgeranno per dieci giorni in un’aera appositamente dedicata. L’uso di una stanza apposita ha la doppia funzione di non disturbare gli altri pazienti e garantire al tempo stesso un migliore interazione tra cuccioli, pazienti e operatori. Destinatari dell’iniziativa sono i pazienti oncologici dai 3 ai 16 anni.

Affrontare meglio gli aspetti più dolorosi
«Attraverso il contatto con il cucciolo – spiega la dott.ssa Nucci – il paziente può rilassarsi e distogliere l’attenzione dalle terapie, affrontando meglio i suoi aspetti più dolorosi». La Pet Therapy – prosegue l’esperta – «aiuta a sviluppare un approccio più partecipativo e collaborativo nei confronti dei trattamenti, che in questo modo risultano più efficaci. Il cane ha l’incredibile capacità di sviluppare un’immediata empatia con i bimbi, un’empatia che noi esseri umani non siamo in grado di stabilire». E, a dimostrazione di ciò, uno dei piccoli pazienti ha protestato quando è stato dimesso per tornare a casa.

Importanti iniziative
Queste, anche se a qualcuno potrebbe sembrare di no, in realtà sono iniziative importanti. Lo sono, «sia dal punto di vista dell’accoglienza e della compliance alle cure per questi nostri piccoli pazienti, sia perché’ testimoniano, una volta di più, la vicinanza della società civile nei confronti delle strutture sanitarie dell’Ausl Romagna», sottolinea Romeo Giannei, direttore del presidio di Rimini, Santarcangelo e Novafeltria. E tutto questo grazie alle «numerose donazioni e sponsorizzazioni che ci consentono di erogare servizi sanitari sempre all’avanguardia e di grande qualità».

I piccoli pazienti
A oggi sono circa 50 i bambini e gli adolescenti in carico al servizio di oncologia pediatrica, con circa 30 nuovi casi ogni anno. Grazie all’incessante attività dello IOR, si è giunti a offrire questo importante progetto Pet Therapy, ma questo non è che l’ultimo di una serie di iniziative che l’Istituto ha realizzato a favore dell’Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infermi di Rimini. Accanto oi all’attività di psiconcologia che è attiva da ben 15 anni, nel 2016, per esempio, si è investito nell’acquisto di quattro poltrone-letto da collocare accanto ai letti ospedalieri dei piccoli pazienti. E, poi, è stato organizzato anche un evento che riguarda l’alimentazione. Lo IOR, «ha preso a cuore la qualità di vita e delle cure dei bimbi dell’Oncoematologia pediatrica di Rimini, pazienti speciali con bisogni speciali – conclude il direttore generale Fabrizio Miserocchi – Vedere i ragazzi e i loro genitori giocare tutti insieme con questi meravigliosi cuccioli e affrontare col sorriso le delicate, pesanti terapie a cui sono costretti a sottoporsi è stato davvero emozionante».