19 aprile 2024
Aggiornato 11:30
12 ottobre focus sulle malattie reumatiche

Giornata mondiale delle malattie reumatiche, la Sir: «5 milioni gli italiani colpiti ma troppe diagnosi arrivano tardi»

Il 12 ottobre si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche (World Arthritis Day). Sono 150 le diverse patologie che rendono difficile la vita a ben 5 milioni di italiani. Gli esperti: tenere d'occhio le prime avvisaglie e rivolgersi subito al medico

Malattie reumatiche colpiscono 5 milioni di italiani
Malattie reumatiche colpiscono 5 milioni di italiani Foto: Shutterstock

ROMA – Sono ben 150 i disturbi reumatici che affliggono gli italiani, e che minano seriamente la qualità di vita.  Le malattie reumatiche, di cui oggi si celebra la Giornata Mondiale, colpiscono almeno 5 milioni di italiani ma, come ricorda la SIR (Società Italiana di Reumatologia), troppe diagnosi arrivano tardi. La Giornata Mondiale delle Malattie Reumatiche (World Arthritis Day), oltre a ricordare l’incidenza della malattia, si prefigge anche di aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza dei cittadini, e insegnare ai pazienti l’importanza di segnalare tempestivamente i sintomi delle patologie al proprio medico in modo da riuscire a trattarle nei modi e nei tempi adeguati.

L’edizione 2017
Il claim dell’edizione 2017 che si celebra in 5 continenti è ‘Don’t Delay Connect Today’ e le varie iniziative organizzate nel nostro Paese sono promosse dalla Società Italiana di Reumatologia (SIR) insieme ad alcune associazioni di pazienti. «Il primo passo nella gestione di una patologia è imparare a riconoscerne i sintomi», sottolinea il prof. Mauro Galeazzi Presidente Nazionale della SIR che oggi interverrà al convegno ‘Le Malattie Reumatologiche e i 21 Sistemi Sanitari Regionali’ organizzato presso il Senato dalla Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMAR).

I segnali delle malattie reumatiche
«Persistenti dolori articolari e muscolari, spossamento e stanchezza, rigidità, ansia e depressione sono i principali segnali di quasi tutti i disturbi reumatici – spiega il prof. Galeazzi – Chi ne soffre deve rivolgersi immediatamente a uno specialista, ma questo non sempre avviene. Per esempio la fibromialgia nel 75% dei casi non viene riconosciuta, e in media la diagnosi arriva dopo cinque anni dall’insorgenza. E’ una sindrome muscolo-scheletrica spesso confusa con il semplice mal di schiena, ma in realtà rappresenta un problema ben più serio e grave che deve essere affrontato con cure specifiche».

Le iniziative
A corollario della Giornata Mondiale l’APMAR promuove l’evento #diamoduemani. Domenica 15 ottobre a Roma, in Piazza di Spagna, saranno allestiti tre stand tematici per far comprendere a tutti cosa si prova a ‘convivere’ con una malattia reumatologica. «Siamo lieti di partecipare e dare il nostro contributo a questa iniziativa – aggiunge il prof. Galeazzi – Informazione e prevenzione sono, infatti, due ottime armi a nostra disposizione contro delle patologie che sono destinate a crescere di pari passo con l’aumento dell’età media della popolazione. Tuttavia sono sottovalutate da parte dei cittadini nonostante la loro grande diffusione. Solo l’artrite e l’artrosi interessano il 16% della popolazione residente nel nostro Paese e rappresentano le due patologie croniche più diffuse dopo l’ipertensione. L’osteoporosi invece colpisce un italiano su tre con più di 75 anni – prosegue l’esperto – In occasione della Giornata Mondiale vogliamo sensibilizzare anche le Istituzioni. Un’altra sfida da vincere è favorire il più possibile l’accessibilità alle cure da parte dei pazienti. Bisogna istituire un fondo nazionale per i farmaci biologici in reumatologia perché grazie a queste terapie possiamo contrastare in modo efficace malattie gravi e invalidanti come il lupus eritematoso, l’artrite reumatoide o le artriti croniche infiammatorie».