29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Ipertensione e melanoma

Melanoma, un farmaco per l'ipertensione lo blocca. Costa poco e funziona nell'80% dei casi

Un farmaco betabloccante molto comune ed economico, il propanolo, utilizzato contro l'ipertensione pare sia in grado di bloccare l’evoluzione del melanoma con un’efficacia molto alta e zero effetti collaterali. Nuove prospettive di cura

Un farmaco contro l'ipertensione blocca il melanoma
Un farmaco contro l'ipertensione blocca il melanoma Foto: Shutterstock

FIRENZE - Un farmaco contro l'ipertensione può bloccare l'evoluzione del temibile cancro della pelle, il melanoma. Non è la prima volta che accade: farmaci realizzati per curare determinate malattie sono inaspettatamente utili per debellarne altre. È il caso di questo farmaco antipertensivo che, secondo uno studio pubblicato su Jama Oncology, sarebbe in grado di bloccare la progressione del melanoma. Ecco i dettagli della ricerca.

Uno studio italiano
A comprendere la relazione tra il farmaco e la ridotta progressione tumorale è stato un team di ricerca italiano. Gli scienziati sono riusciti a scoprire che il propanololo - uno dei medicinali più economici utilizzati per combattere l’ipertensione - sarebbe anche in grado di ridurre la progressione del melanoma. L’incredibile scoperta rappresenta quindi una nuova via per la realizzazione di cure efficaci in grado di combattere questa temibile neoplasia.

La scoperta
Verrebbe da chiedersi come hanno fatto gli studiosi a comprenderne la relazione. Il motivo è molto semplice: si sono basati sull’osservazione. I pazienti che assumevano questo tipo di betabloccante – il propanololo – vivevano molto più a lungo in presenza di melanoma. Da qui è nata l’idea di eseguire degli studi più approfonditi. «In pratica ci siamo accorti che avevamo pazienti long survivors con melanomi molto aggressivi e abbiamo notato che tutti avevano ipertensione e altre patologie per cui sono indicati i farmaci beta bloccanti», spiega Vincenzo De Giorgi del Dipartimento di Scienze Dermatologiche Università degli Studi di Firenze, coordinatore dello studio.

Alta efficacia zero effetti collaterali
Ma le sorprese non sono finite qui, il farmaco, infatti, pare avere un’efficacia molto alta ed è praticamente privo di effetti collaterali gravi se paragonato alla classica chemioterapia. «Per avere una conferma abbiamo iniziato a usare questo farmaco su diversi pazienti una volta scoperto il tumore, e abbiamo visto che la progressione del melanoma si riduce dell'80% senza effetti collaterali».

Lo studio
Durante lo studio sono stati arruolati 53 pazienti affetti da melanoma, di cui 19 trattati con il propanololo. Al termine dello studio – durato tre anni – il 41% dei pazienti non trattati aveva evidenziato una progressione della malattia. Nei volontari che avevano assunto il farmaco per l’ipertensione, la malattia si era evoluta solo nel 16% dei casi.

Il meccanismo di funzionamento
In realtà i ricercatori non sono ancora riusciti a comprendere appieno il meccanismo di funzionamento del propanololo. Tuttavia, ci sono due ipotesi, la prima «è legata allo stress a cui sono sottoposti i pazienti, che provoca il rilascio di adrenalina la quale favorisce la comparsa dei tumori, e i cui recettori sono bloccati dal propanololo. Inoltre questa classe di farmaci va a impedire la vascolarizzazione del tumore, una condizione necessaria per la crescita. Il risultato è che il tumore diventa una malattia cronica, per cui è necessario utilizzare il betabloccante per un lungo periodo ma senza gli effetti negativi dei farmaci biologici».

Ulteriori esperimenti
Va da sé che dopo aver ottenuto simili risultati gli scienziati abbiano il desiderio di approfondire ulteriormente portando avanti altre ricerche. «Ora inizieremo un esperimento in doppio cieco per avere un dato più forte ma questo studio è molto promettente al punto che altri gruppi stanno studiando il possibile effetto dei beta bloccanti su diversi tumori», conclude De Giorgi.