19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Morso da un topo

Morso da un ratto: corsa all’ospedale per il pericolo rabbia

Un uomo morso da un topo corre all’ospedale per il rischio di contrarre la rabbia. Ma l’antidoto in Italia non c’è: il personale medico fa arrivare il farmaco dall’estero

Uomo morso da un topo
Uomo morso da un topo Foto: Shutterstock

Un tempo essere a contatto con un roditore era un evento abbastanza frequente che, tuttavia, non ha causato mai particolari danni se non in casi eccezionali. Oggi non siamo più abituati a vivere nelle campagne e anche solo riuscire a riconoscere un topolino da un altro diventa un’impresa ardua. Questo è uno dei motivi per cui se ci si trova davanti a un esserino così innocuo spesso si è completamente in preda al panico. Ecco casa è accaduto recentemente in un piccolo paesino di Ancona.

Morso da un ratto
E’ senz’altro un fatto alquanto raro, anche per chi vive in campagna. I topi eccezionalmente sono aggressivi quindi per mordere una persona deve essersi trovato in un momento di serio pericolo. L’episodio si è verificato a Jesi dove un uomo, dopo essere stato morso, si è recato all’ospedale di zona. Aveva bisogno del vaccino antirabbia. Una malattia contratta che può essere contratta da qualsiasi mammifero. Caso estremamente rari – se non unico – da un topo.

Caccia all’antidoto
Trattandosi di episodi molto sporadici – considerando che in Italia la rabbia è quasi inesistente – nessuno aveva un antidoto appropriato. Viene quindi contattata la farmacia dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord che si trova a Pesaro. Questa sembrava essere l’unica in possesso dell’antidoto anti rabbia. Proprio perché è considerata una malattia (quasi) debellata nel nostro paese, la reperibilità in Italia è pressoché nulla. L’antidoto deve essere importato dall’estero. Prima però, bisogna ottenere una specifica autorizzazione dall’ente regolatorio nazionale. 

Finalmente arriva l’antidoto
Dopo varie chiamate finalmente l’antidoto arriva e al paziente vengono somministrate le immunoglobuline umane antirabbica. Farmaco che può essere utilizzato entro un massimo di sei ore dal morso.

Cosa si rischia davvero con il morso di un topo?
Contrarre la rabbia, è evento che – ricordiamo – è quanto mai rarissimo, specie portata da un topo. È senz’altro molto più semplice contrarla da una volpe. Più frequentemente il topo può trasmettere una malattia denominata leptospirosi che può causare seri danni alla salute. Tuttavia generalmente i piccoli topolini che facilmente si avvicinano all’uomo non provocano nessun tipo di malattia. Se tutti ne abbiamo paura è solo perché l’essere umano è ormai totalmente snaturato e non è più in grado di vivere in simbiosi con esserini così incantevoli. Tutt’altro discorso riguarda invece i topi molto grandi che spesso vivono nelle fogne o accanto a corsi d’acqua non proprio puliti.

Pericolo Leptospirosi
I topi di fogna – che si riconoscono molto facilmente considerando che sono davvero molto grandi – possono trasmettere molti tipi di infezioni. Queste, tuttavia, non si diffondono solo per mezzo di un morso ma anche a seguito del contatto con i suoi liquidi biologici. E ciò può avvenire facilmente anche immergendosi con mani e piedi in acqua contaminata.

Cosa fare in seguito a un morso
Se si viene morsi da un topo o se si viene a contatto con feci e urine è importante chiamare immediatamente il pronto soccorso. In questi casi, generalmente, viene effettuata la vaccinazione antitetanica e non l’antirabbica. Seppur è vero che tutti i mammiferi possono in qualche modo contagiare l’uomo dalla rabbia. Ma per farlo è chiaro che loro devono esserne affetti e – ricordiamo ancora una volta – la rabbia nel nostro paese è quasi inesistente. A titolo preventivo, se ci si trova in ospedale a seguito del morso di un topo vengono somministrati degli appositi antibiotici che evitano il diffondersi di un’eventuale infezione.