19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Chirurgia peniena

Sesso, bisturi per allungare il pene? Troppi uomini insoddisfatti

La chirurgia permette di fare ormai ogni tipo di intervento: ingrandimento del pene, rimozione dell’incurvamento e persino protesi. Ma i risultati sono sempre quelli che ci si aspetta?

Allungamento e protesi del pene, risponde il sessuologo Avenia
Allungamento e protesi del pene, risponde il sessuologo Avenia Foto: Shutterstock

Dall’ingrandimento all’allungamento del pene. Oggi la chirurgia peniena protesico-estetica può fare miracoli. Ma chi lo dice che gli interventi ai genitali possano risolvere davvero tante problematiche maschili? O che possano portare a momenti di sessualità nettamente migliori dei precedenti? Secondo recenti stime questo genere di chirurgia potrebbe creare veri e propri flop tra le lenzuola. Ecco perché.

Perché allungare il pene?
Si chiama sindrome da spogliatoio perché generalmente è un problema che si evidenzia solo nel momento in cui bisogna confrontarsi con gli altri uomini. Se emerge che le dimensioni sono decisamente inferiori alla norma potrebbe scattare un vero e proprio problema sessuale. Ci si sente inadeguati e spesso si evitano rapporti d’amore a causa della propria insicurezza. E, seppur le dimensioni medie sono differenti da paese a paese, non mancano i casi straordianri. Se la Corea del Nord vince il primato mondiale per il pene più corto al mondo (media di 9,2 centimetri), gli uomini del Congo fanno invidia anche ai 15 centimetri degli italiani, con i loro 18 centimetri di media. Ci sono però anche casi davvero disperati noti con il termine medico di microfallia. In questo caso un pene in erezione non raggiunge i 7 centimetri. Va da sé che per tali persone potrebbe rendersi necessario un intervento chirurgico.

Una protesi del pene non è una capsula dentaria
Potrebbe sembrare una frase un po’ forte ma è la dura realtà. E per questo motivo, molti uomini, a seguito dell’intervento potrebbero rimanere fortemente delusi. «Uno dei principali motivi d’insoddisfazione è costituito dalla non realizzazione delle aspettative, che possono essere sovradimensionate o distorte perché non chiarite bene prima dell’intervento. Una protesi del pene, per esempio, non è una capsula dentaria: chiarire bene prima a cosa si va incontro dopo l’intervento è la chiave per fare in modo che l’uomo recuperi la propria soddisfazione sessuale», ha dichiarato il sessuologo Franco Avenia ad Adnkronos Salute.

È importante che il medico spieghi bene a cosa va incontro il paziente
Se il paziente ha troppe aspettative spesso è dovuto al fatto che il medico prima non ha chiarito bene tutti gli aspetti del post-intervento. «Chi era stato preparato in modo adeguato prima dell’intervento a cosa andava incontro – continua Avenia -  ha manifestato dopo una maggior soddisfazione. E questo vale anche per gli altri tipi di chirurgia genitale».

La felicità sessuale è tutt’altra cosa
Purtroppo la felicità sessuale – se così si può chiamare – non si riesce ad ottenere automaticamente dopo un intervento chirurgico. «La chirurgia genitale non è uguale agli altri tipi di chirurgia, ha un impatto diretto e determinante sulla sessualità. Diverse variabili possono influenzare molto la ripresa dopo un intervento di questo tipo, ma troppo spesso sono ignorate dalla prassi chirurgica e non rilevate dagli studi statistici», continua Avenia che oggi è presidente dell’Associazione italiana per la ricerca in sessuologia (Airs). Il sessuologo, inoltre, ammette che se da un lato gli studi indicano un’efficacia molto elevata, mai inferiore all’89%, la percezione del miglioramento della qualità della vita può essere molto varia. E qua si parla di un range pazzesco che va dallo 0% al 95%. In pratica è impossibile stabilire in maniera statistica cosa accadrà dopo l’intervento – a livello psicologico.

Come si esegue l’allungamento del pene
L’allungamento del pene è un intervento abbastanza semplice che consente le dimissioni del paziente dopo poche ore. In linea di massima si effettua in anestesia peridurale ma può essere fatto anche in anestesia generale. Per prima cosa si effettua una incisione cutanea che verrà poi nascosta dai peli pubici. Dopodiché si incide il legamento sospensore, questo àncora la parte nascosta del pene fino al bacino. Con questo semplice stratagemma il pene può aumentare la lunghezza di diversi centimetri. Al termine si esegue una plastica cutanea (V-Y) al fine di rimodellare la cute del pene e rendere il tutto completamente naturale.

Non solo allungamento del pene
La chirurgia peniena, tuttavia, non si occupa solo di allungamento o ingrandimento del pene, ma può risolvere anche altri problemi come incurvamenti anomali o l’inserimento di vere e proprie protesi. Non sempre, però, si rimane soddisfatti dopo l’intervento. In alcuni casi si incappa in problematiche psicologiche che «vanno, a seconda del tipo d’intervento dalla sensazione d’invecchiamento anticipato fino alla depressione; dalla sensazione di mutilazione alla persistenza del problema, indipendentemente dal risultato chirurgico ottenuto; dalla percezione di perdita di competitività alla vergogna, alla svirilizzazione nel caso per esempio delle protesi peniene», conclude Avenia ad AdnKronos.