19 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Sclerosi multipla e vitamina D

Sclerosi multipla: rischiano le donne con carenza di vitamina D

Ancora conferme: scarsità di vitamina D ed esposizione solare possono portare l’organismo a un rischio raddoppiato di sviluppare la sclerosi multipla. Lo studio

Sclerosi multipla e vitamina D
Sclerosi multipla e vitamina D Foto: Shutterstock

Ormai la maggior parte della gente soffre di carenza di vitamina D, è un dato di fatto. Specie le persone che vivono negli alloggi in città. Luoghi in cui l’esposizione solare è ridottissima. È paradossale notare come siano molte le persone che si danno tanta pena per star bene curando l’alimentazione e lo stile di vita ma non si rendano minimamente conto del fatto che la vita – e quindi il nostro benessere – sono intimamente collegati con la nostra stella. Tra i vari fattori che concorrono a una carenza di vitamina D c’è anche un uso smodato delle creme solari. Se la carenza persiste a lungo, secondo alcuni scienziati americani il rischio è quello di contrarre la sclerosi multipla.

Il pericolo maggiore è per le donne
Uno studio condotto dall’Harvard TH Chan School of Public Health di Boston e pubblicato sulla rivista Neurology ha messo in evidenza come la carenza di vitamina D per le donne potrebbero portare al 50% in più di probabilità di sviluppare la sclerosi multipla. Per arrivare a tali conclusioni gli scienziati hanno analizzato i campioni di sangue di oltre 3200 donne.

I risultati
Secondo i risultati ottenuti è emerso che il rischio di sviluppare sclerosi multipla in caso di carenza di vitamina D è altissimo, specie per i soggetti di sesso femminile che già di per sé hanno un rischio maggiore rispetto agli uomini. Le donne con carenza di vitamina D avevano una possibilità superiore del 43% di ammalarsi entro nove anni rispetto a chi aveva i valori nella norma. «Il nostro studio, che coinvolge un gran numero di donne, suggerisce che la correzione della carenza di vitamina D nelle donne giovani e di mezza età può ridurre il rischio futuro di MS», ha dichiarato Kassandra Munger, coordinatrice dello studio.

Sistema immunitario più forte
In realtà sono molte le ricerche che mettono in evidenza le virtù dell’esposizione solare nei confronti del sistema immunitario. La vitamina D che viene prodotta di conseguenza è in grado di sopprimere le cellule immunitarie tipiche della malattia. Ma non solo: pare che stare al sole riduca anche fortemente il rischio di infezioni.

Da anni si sa che una carenza di vitamina D è strettamente correlata con la sclerosi multipla
Il primo studio sul ruolo del colecalciferolo nei pazienti affetti da sclerosi multipla è stato condotto nel lontano 1986. Più di trent’anni fa, il dottor Goldberg somministrava 5000 UI di vitamina D3 insieme a calcio e magnesio nei pazienti affetti dalla patologia. I risultati sono stati decisamente positivi, con un numero di ricadute ridotte a meno della metà. Altre ricerche, decisamente più recenti, hanno evidenziato l’effetto immunomodulatore della vitamina D, generalmente alterato nei casi di malattie autoimmuni. Integrazioni di vitamina D3, in particolare, pare ripari i nervi danneggiati grazie alla ricostruzione della guaina mielinica.

Vitamina D e muscoli flaccidi
Un altro studio, condotto dall’Università di Manchester, ha mostrato come bassi livelli di vitamina D possano portare ad avere i muscoli a diventare particolarmente flaccidi e deboli. A esserne maggiormente interessati sarebbero le persone di mezza età, le quali si ritroverebbero poi nella tarda età a soffrire di fragilità ossea e muscolare, con il rischio di invalidità e morte precoce. Una carenza di vitamina D, che si trova anche in alcuni alimenti di origine animale come le uova, può portare a valori bassi di insulin-like growth factor-1 (IGF-1) e della sua proteina legante 3 (IGFBP3) tre fattori estremamente legati alla fragilità. «Con l’invecchiamento della popolazione, i problemi di fragilità legati presentano una sfida crescente per i sistemi sanitari di tutto il mondo – dichiara Agnieszka Swiecicka, principale autrice dello studio – La vitamina D, oltre a mantenere la salute delle ossa, regola la funzione muscolare e bassi livelli di vitamina D sono legati a minore massa muscolare e forza. IGF-1 colpisce la crescita muscolare e la riparazione e la sua azione e i livelli vengono modificati dalla proteina IGFBP3».

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