19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Coca Cola e HIV

Coca Cola contaminata da HIV: cosa c'è di vero

Un messaggio che ha terrorizzato gli utenti dei social: la Coca Cola sarebbe stata contaminata dal virus dell’HIV da un dipendente dell’azienda. Si tratta di una bufala o c’è del vero? Ecco cosa è accaduto

Coca Cola e HIV
Coca Cola e HIV Foto: Shutterstock

Ed eccole lì, le notizie allarmanti che di tanto in tanto popolano il web. È innegabile che da quando c’è internet la gente soffra molto di più di ansia. Il motivo è semplice: che si tratti di una notizia vera o falsa viene sempre esacerbata da media o social network. Si potrebbe definire terrore mediatico. Ma per quale motivo notizie eclatanti – a volte prive di fondamento scientifico – devono intasare letteralmente il nostro schermo? La ragione è semplice: rendere foto e post letteralmente virali. Questo è il caso della Coca Cola infettata da HIV, ma cosa c’è di vero in questa faccenda?

Peggio di un virus
Alla notizia della Coca Cola infettata da HIV, non si è potuto fare a meno di rimanere terrorizzati dall’acquisto della bevanda. Ed è così che negli ultimi giorni sti sta diffondendo nel web più velocemente di un virus influenzale. Ma non solo: è facile che qualcuno di voi l’abbia addirittura ricevuta su WhatsApp e Messenger.

L’ennesima Fake News?
Esattamente. Si tratta proprio dell’ennesima Fake News, o bufala che dir si voglia. Non esiste nessun lotto di Coca Cola contaminata da HIV. E chi voleva far in modo che tutti smettessero di comprarla, probabilmente ha sortito l’effetto contrario. Il brand si è diffuso come non mai portando presumibilmente i consumatori – che da subito hanno capito che si trattava di una bufala – ad aver ancora più desiderio di Coca Cola.

Il messaggio inviato dalla polizia
«C’è notizia dalla polizia. È un messaggio urgente per tutti. Per i prossimi giorni non bevi nessun prodotto della Coca Cola, come la coda nera, il fioravanti di succhi, lo sprite ecc. Un lavoratore aziendale ha aggiunto il suo sangue contaminato da AIDS. Vedi MDTV. Si prega di inviare questo messaggio a tutti gli utenti della tua lista. REPETIR: Messaggio importante dalla polizia metropolitana a tutti i cittadini».
A parte l’analfabetismo di chi ha veicolato la notizia, qualcuno di voi potrebbe aver ricevuto il messaggio anche sotto forme differenti: «Per le prossime settimane, non bevi alcun prodotto COCA COLA, in quanto un lavoratore della società ha aggiunto il suo sangue contaminato da HIV (AIDS). E ‘stato mostrato ieri in Sky News. Invia questo messaggio alle persone che ti interessano». Anche in questo caso chi ha veicolato il messaggio avrebbe almeno dovuto prima imparare la lingua italiana.

La polizia?
Oltre all’utente sgrammaticato ci si trova di fronte a molta ignoranza. Quando un prodotto è contaminato, a diffondere la notizia non è la polizia di Stato ma il Ministero della Salute e qualsiasi alimento incriminato viene riportato nel sito del Ministero nella sezione richiamo prodotti alimentari. Quindi, se lì non c’è traccia di una notizia simile, come sempre si tratta di una bufala. In ogni caso l’assurda notizia è stata smentita da Butac e Bufale.net prima che dilagasse oltre misura. Se ci fate caso la notizia somiglia molto al fantomatico ago infettato da HIV che si sarebbe dovuto trovare nelle pompe di benzina. Chiunque sia la mente eccelsa che invia questo genere di notizie – pur non conoscendo affatto la lingua italiana – potrebbe causare un problema ben più grave: che qualche folle utilizzi l’idea per metterla davvero in pratica. Anche se dubitiamo fortemente che il virus dell’HIV resista all’acidità della Coca Cola (!).