I denti parlano di te: ecco come il dentista li «legge» per curare corpo e psiche. Un evento a due passi da Torino per saperne di più
L’interazione tra corpo e psiche diviene sempre più un importante strumento di diagnosi e cura. Il dentosofo aiuta un individuo a ritrovare serenità, forma fisica ed equilibrio grazie alla «lettura» della sua bocca
Ci credereste mai che da una semplice bocca si può comprendere lo stato di salute psicofisico di un individuo? Se pensate sia impossibile è perché non conoscete la dentosofia: una disciplina olistica frutto di ricerca ed esperienza medica ultraventennale. A due passi da Torino si terrà un evento dedicato a questa attuale, quanto affascinante, cultura.
Corpo Vs mente
Il mondo si divide in due: in chi ritiene che le malattie abbiano tutte un’origine psicosomatica e in chi, al contrario, ritiene che ci si debba concentrare sul fisico per ritrovare il benessere. Ma se – come sempre accade – la verità stesse nel mezzo e la nostra salute fosse frutto del connubio che esiste tra mente e corpo? Se in realtà psiche e fisico non fossero altro che due facce della stessa medaglia? È questo, in sintesi, il messaggio che vuole trasmettere la dentosofia.
Uno specchio del nostro stato di salute
La dentosofia è una disciplina in grado di indagare sul nostro benessere generale attraverso l’osservazione della bocca. A differenza di un ‘semplice’ dentista, il dentosofo non si limita a controllare e curare denti e gengive, ma aiuta il paziente a trovare uno stato di equilibrio tra mente e corpo. Come? Semplicemente attraverso un piccolo strumento chiamato attivatore plurifunzionale.
- Leggi anche: Il dentista del futuro cura corpo e mente attraverso i denti. A Torino il convegno «Attiviamo la salute», con il dottor Francesco Santi
Il dentista non guarisce più solo i nostri denti, ma si prende anche cura della nostra mente e di varie problematiche fisiche. Attraverso la «lettura» della nostra bocca può dirci molto del nostro carattere, aiutandoci a migliorare noi stessi.
Cos’è un attivatore?
L’attivatore è una sorta di paradenti da pugile realizzato in materiale morbidissimo. Si posiziona in bocca alcune ore al giorno e, oltre a ottenere un riallineamento naturale e fisiologico dei denti, consente al paziente di ritrovare equilibrio tra mente e corpo svolgendo una serie di esercizi meditativi mentre lo si indossa.
In cosa ci aiuta un attivatore?
L’attivatore, insieme alla guida di un dentosofo, aiuta l’individuo a offrire il meglio di sé sia dal punto di vista psicologico che fisico. Per esempio, lo sapevate che le persone che hanno la mandibola molto arretrata sono dei grandi sognatori e vivono perennemente con la testa fra le nuvole? Al contrario, quelli che ce l’hanno in avanti sono persone molto pragmatiche e determinate? O che i bambini che hanno dei dentoni in versione castoro forse si muovo troppo poco? Ma i vari modi di essere possono, in alcuni casi, portare a blocchi emozionali e disturbi fisici. Ecco perché un attivatore a volte può essere d’aiuto in caso di emicranie, problemi muscoloscheletrici, acufeni, vertigini e persino forme allergiche o disturbi logopedici.
Un incontro con la Dentosofia
Se il tema vi ha incuriosito e volete approfondire, sabato 27 maggio si terrà a Villa Tabusso (Borgata Gai 21 – Rubiana (To) ) un incontro con il dottor Francesco Santi, autore del libro La bocca della salute (edizioni Il Punto d’Incontro) e vicepresidente dell’Associazione Italiana di Dentosofia. L’entrata è libera: dalle ore 17:00 alle 18:00.