24 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Notizie curiose

La lista d’attesa è troppo lunga: paziente si opera da solo. Ecco cosa è accaduto dopo l’operazione

Una storia che ha dell’incredibile. Un paziente sottoposto a un’operazione eseguita male rischia la setticemia, ma l’intervento viene rinviato per ben due volte. La lista d’attesa diventa interminabile

Paziente si opera da solo per lista d'attesa troppo lunga
Paziente si opera da solo per lista d'attesa troppo lunga Foto: Shutterstock

LIVERPOOL - Una notizia che ha dell’incredibile ma che non deve stupirci più di tanto quando si parla di sanità – anche se sarebbe più opportuno usare il termine malasanità. Questo è un problema che, a differenza di quanto si creda, non sussiste solo nella nostra penisola ma anche in altri Paesi del nostro pianeta. Ecco l’incredibile fatto accaduto in Inghilterra.

Intervento mal riuscito
Il malcapitato si chiama Graham Smith ed è un cittadino inglese di Lancashire, che nella vita fa l’ingegnere – e non il medico. Diversi anni fa, per l’esattezza quindici anni fa, Smith fu costretto ad affidarsi alle mani di un chirurgo. L’intervento, eseguito all’intestino, ha in parte risolto i suoi problemi, mentre – come spesso accade – glie ne ha creati degli altri. Il medico, infatti, aveva lasciato dei punti che sporgevano a livello addominale.

L’inizio dei problemi
Va da sé che un intervento eseguito in questo modo, alla belle e meglio, non poteva far altro che creare dei danni alla salute del povero paziente. Ed è così che il signor Smith si reca quasi dieci anni dopo – nel 2011 – all’ospedale di Liverpool. Lamentava non pochi fastidi dovuti alla sutura eseguita in modo frettoloso. La struttura ospedaliera gli concede così l’operazione per risolvere il problema mettendolo in lista d’attesa. Unico neo: l’operazione viene annullata per ben due volte, nonostante i tempi della lista d’attesa siano lunghissimi.

A rischio setticemia
Smith è sempre più preoccupato. La zona è dolente, fastidiosa e probabilmente infetta. Teme che possa rischiare la setticemia con risultati anche fatali. Che fare dunque? Di certo non si poteva attendere nuovamente la data fornita dall’ospedale. Specie considerando che c’era nuovamente la possibilità che l’operazione venisse rinviata. La scelta è stata quasi d’obbligo: il paziente prende alcuni strumenti in titanio, regalati da un amico dentista – e apporta alcune modifiche affinché possa eseguire l’operazione da solo.

Quando si è disperati, si tenta di tutto
«Ho provato a fare tutto seguendo i normali iter, ma avevo un principio di setticemia. Non ho preso la decisione a cuor leggero: ero disperato, ma dovevo prendere il controllo della situazione e non ero disposto a morire in lista d’attesa», ha dichiarato Smith alla BBC.

Risultato positivo o negativo?
Contro ogni logica e speranza, il risultato ottenuto da Smith è stato più che positivo. Ora sta bene e afferma di sentirsi un uomo completamente nuovo. L’operazione iniziale lo aveva costretto ad assumere posizioni anomale per anni, spostando il punto di equilibrio su un solo lato.

Attenzione a non prenderlo d’esempio
Si tratta di casi molto particolari e la buona riuscita di un intervento ‘casalingo’ sono estremamente rari. Quindi è importante sottolineare ai lettori di questo articolo che nessuno dovrebbe mai tentare di replicare questo genere di operazione. «Sono un ingegnere e so fare cose che altri non sanno fare, ma non sono un chirurgo, per cui questa non è una cosa da provare a casa», dichiara Smith. Il rischio di prendere a esempio l’ingegnere inglese è altissimo: si possono recidere arterie, causare infezioni gravi e lesioni permanenti. E non è detto che se a lui è andata bene, questo possa succedere anche ad altri. Quindi se la lista d’attesa in un ospedale è troppo lunga, meglio rivolgersi altrove ma sempre a personale specializzato.

E l’ospedale cosa dice?
A questo punto la domanda viene spontanea: i medici dell’ospedale di Liverpool come si sono comportati dopo aver visto cosa è stato costretto a fare un loro paziente, a causa del loro improprio modo di lavorare? Il personale sembra aver promesso a Smith di seguirlo per tutto il post-operatorio per assicurarsi che non vi siano complicazioni in seguito all’intervento. E noi ci auguriamo che non debba essere messo in lista d’attesa anche per questo.