28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Sanità

Attenti alle bufale, apre il portale contro le false cure mediche

La Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri decide di aprire un sito internet per tutelare le persone dalle false cure mediche. Un faro nel mare delle «offerte» di cura prive di fondamento scientifico

Attenti alle bufale, apre il sito web per mettere in guardia dalle false cure mediche
Attenti alle bufale, apre il sito web per mettere in guardia dalle false cure mediche Foto: Shutterstock

ROMA – Cure miracolose, promesse di guarigione che non arriva, teorie campate in aria… Spesso il cittadino affetto da una qualche malattia grave è alla disperata ricerca di un’ancora di salvezza, ma altrettanto spesso rischia di annegare in questo mare di offerte di «cura», il più delle volte popolato di false cure mediche. Ma come fare per evitare di incappare nell’ennesimo ciarlatano o approfittatore delle disgrazie altrui?

Un sito web per tutelare
Per tutelare i cittadini dalle false cure mediche, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri decide di aprire un sito Internet dal nome inequivocabile: ‘Attenti alle bufale’. Il portale sarà operativo già entro un paio di mesi, e si prefigge di far trovare ai cittadini informazioni mediche corrette. Internet, lo si sa, è un gran calderone dove si può trovare davvero di tutto, e il paziente alla ricerca di una cura per il suo male può essere abbacinato dalle promesse fatte su un qualche sito o dall’esperto di turno. Sono ormai milioni le persone che cercano online una risposta alle proprie domande. E, accanto a risposte corrette, è facile trovare anche risposte che possono fuorviare.

Uno strumento utile
Senza demonizzare la ‘rete’ Internet, dove in realtà si possono trovare molte utili informazioni, è chiaro che come nel mondo reale ci è il bello e il brutto. «Oggi la rete rappresenta per un numero crescente di persone uno strumento fondamentale per informarsi, ma anche un luogo dove cercare cure e terapie – sottolinea Roberta Chersevani, presidentessa di Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri) – Purtroppo, però, in rete si pesca di tutto e, spesso, si corre il rischio di rimanere impigliati in informazioni false, poiché sul web non vi è alcun controllo a garanzia della validità scientifica dell’enorme mole di informazioni veicolate».

Potenziare l’informazione
L’informazione è importante, ma può anche essere un’arma a doppio taglio. La scienza cerca da sempre di dare tutte le risposte, ma è naturale che non ci riesca tutte le volte. Ci sono infatti ancora molte, troppe, cose da scoprire. Anche se si sono fatti grandi passi in avanti, non tutto è spiegabile e ancora non è possibile spiegarlo. E’ infatti capitato più volte che la ‘verità’ di oggi non sia quella di domani, e la scienza abbia fallito laddove era certa «fosse così». Ben venga dunque uno strumento al servizio del cittadino che informi in modo imparziale e corretto, che offra un’informazione che dia gli strumenti per valutare – tenendo presente sia i pro che i contro di una cura «scientificamente validata».

Proteggere i più deboli
Il medico deve dunque seguire un codice deontologico che dovrebbe proteggere il paziente. Come infatti precisa Chersevani, «il codice deontologico medico ha regole ben precise: il medico non può allontanarsi da posizioni validate scientificamente, pena la radiazione». Il problema, però, aggiunge la presidentessa di Fnomceo «è che spesso dietro tali false e costose terapie si nascondono solo interessi economici, e si gioca sulla debolezza delle persone malate».

Il sito
Alla versione definitiva del portale ‘Attenti alle bufale’ si potrà accedere direttamente dal sito web della Fnomceo. Qui, i cittadini potranno trovare informazioni su possibili offerte di cura a rischio e anche i medici potranno essere avvisati sulle false cure che circolano in rete – di cui spesso ignorano l’esistenza. Per tutti i professionisti che, secondo gli Ordini dei medici, offrono cure non scientificamente provate e in odore di truffa per i pazienti, potranno essere oggetto di sanzioni disciplinari e la radiazione dall’Albo.