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Rimedi Naturali

Schisandra, il rimedio naturale che protegge il fegato dai danni di alcol e farmaci

La Schisandra è la pianta che elimina gli effetti negativi del paracetamolo, dell’alcol e migliora la steatosi epatica

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Schisandra Leonid S

La salute del fegato è molto importante per il benessere dell’intero organismo. Tutti conoscono l’importanza dell’azione depurativa del fegato durante il cambio di stagione. Tuttavia, questo importantissimo organo è messo a dura prova a causa dello stile di vita e, più spesso, dei farmaci che vengono assunti. Ma numerosi studi scientifici confermano le eccezionali virtù della Schisandra Chinensis utilizzata da migliaia di anni nei paesi orientali.

La schisandra protegge il fegato danneggiato dall’alcol

Dalla Schisandra è possibile isolare un composto denominato 5-HMF (5-Idrossimetilfurfurale). Tale componente, derivato da una semplice reazione di Maillard, può essere estratto in maggior misura preparando un semplice decotto ad alta temperatura [2]. Secondo uno studio del 2015 pubblicato sull’International Journal of Molecular Sciences, ed eseguito su modello animale, ha evidenziato come tale estratto sia in grado di agire contro i danni derivanti dall’alcol. Dopo sette giorni l’esame del sangue ha mostrato una diminuzione importante di ALT (alanina aminotransferasi), AST (aspartato-aminotransferasi), TC (colesterolo totale), TG (trigliceridi) e LDL (colesterolo «cattivo»). Inoltre, erano aumentati i livelli di enzimi antiossidanti – preziosi contro lo stress ossidativo ─ come la catalasi (CAT), il glutatione perossidasi (GSH-Px) e di superossido dismutasi (GSH SOD). Infine, ciliegina sulla torta, erano stati soppressi i fattori di necrosi tumorale alfa (TNF-α) e interleuchina-1β (IL-1β). Insomma, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che la Schisandra è uno dei più potenti rimedi per evitare la degenerazione delle cellule epatiche indotte dall’alcol.

  • Approfondimento: cos’è la reazione di Maillard
    Si tratta di una reazione molto comune che avviene durante il riscaldamento di carboidrati e proteine che arrivano almeno alla temperatura di 140 gradi C. Si forma in tre fasi: durante la prima vengono degradati alcuni amminoacidi essenziali come la lisina. Nella seconda si formano dei composti odorosi e nella terza si evidenziano cambiamenti anche alla vista. Tale reazione è tipica in cucina: quando la carne cambia colore ancora prima di essere cotta all’interno formando la tipica crosticina, quando si sviluppa la crosta del pane e quando le patatine fritte conferiscono il tipico aspetto «dorato». La reazione di Maillard può avvenire soltanto se i carboidrati possono essere scissi in glucosio e fruttosio, se l’alimento non contiene tali elementi non può avvenire la reazione.

La Schisandra evita l’epatotossicità di alcuni farmaci come il paracetamolo

Tutti sappiamo che i peggiori danni al fegato vengono indotti dall’abuso dei farmaci. Uno dei più comuni è il paracetamolo (o Acetaminofene) contenuto, per esempio, nella classica tachipirina. Si sa che specie nei bambini, anziani o nei soggetti più deboli possono verificarsi dei danni epatici rilevanti. Durante uno studio pubblicato su Toxicological Sciences, si è potuto evidenziare come il composto principale, lo Schisandrol B (SolB) possa proteggere il fegato dall’epatotossicità del paracetamolo. Durante lo studio si è potuto notare come la Schisandra abbia attenuato l’aumento dell’aminotransferasi e aspartato aminotransferasi (AST e ALT) e impedito l’esaurimento del glutatione (GSH). Per tale motivo può essere considerato un ottimo metodo per prevenire la tossicità di alcuni farmaci di uso comune.

La Schisandra riduce anche la steatosi epatica, o fegato grasso

La steatosi epatica è un fenomeno abbastanza comunque, anche nelle persone che non consumano grassi o alcol in abbondanza. Un ultimo studio, pubblicato su African Journal of Traditional, Complementary, and Alternative ha evidenziato come la Schisandra sia in grado di ridurre la steatosi epatica non indotta dall’abuso di alcol. Per arrivare a tali conclusioni sono stati alimentati dei ratti con un elevata percentuale di grassi e misurati – prima e dopo ─ i livelli di di superossido dismutasi (SOD), di malondialdeide (MDA), colesterolo totale (TC), e cattivo (LDL). Dai risultati è emerso che i ratti che assumevano la Schisandra avevano livelli sierici notevolmente inferiori di colesterolo totale, LDL e SOD. La conclusione degli autori è che «La Schisandra chinensis Baill può alleviare significativamente la steatoepatite non alcolica dei ratti indotti da una dieta ad alta percentuale di grassi».

[1 ]Int J Mol Sci. 2015 Jan 22;16(2):2446-57. doi: 10.3390/ijms16022446. Ameliorative effects of 5-hydroxymethyl-2-furfural (5-HMF) from Schisandra chinensis on alcoholic liver oxidative injury in mice. Li W1, Qu XN2, Han Y3, Zheng SW4, Wang J5, Wang YP6.

[2] J Zhejiang Univ Sci B. 2007 Jun;8(6):439-45. Investigation on influencing factors of 5-HMF content in Schisandra. Xu Q1, Li YH, Lü XY.

[3] Toxicol Sci. 2015 Jan;143(1):107-15. doi: 10.1093/toxsci/kfu216. Epub 2014 Oct 14. Schisandrol B protects against acetaminophen-induced hepatotoxicity by inhibition of CYP-mediated bioactivation and regulation of liver regeneration. Jiang Y1, Fan X1, Wang Y1, Chen P1, Zeng H1, Tan H1, Gonzalez FJ1, Huang M2, Bi H2.

[4] Afr J Tradit Complement Altern Med. 2013 Nov 2;11(1):222-7. eCollection 2014. Schisandra chinensis Baill, a Chinese medicinal herb, alleviates high-fat-diet-inducing non-alcoholic steatohepatitis in rats. Yao Z1, Liu XC2, Gu YE3.

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