25 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Società, tecnologia e salute

Videogiochi? Ecco gli effetti sul cervello, negativi e positivi

Un’università statunitense mostra quali sono gli effetti negativi e positivi sul cervello dei patiti di videogame

Gli effetti dei videogiochi sul cervello
Gli effetti dei videogiochi sul cervello Foto: Shutterstock

SALT LAKE CITY – Ami videogiocare? Allora è bene che tu sappia che il tuo cervello si sta sviluppando in maniera differente da chi non usa i videogiochi. Ad asserirlo sono stati alcuni ricercatori della dell’University of Utah School of Medicine (Usa) e della Chung-Ang University (Corea del Sud).

Uno studio condotto su duecento adolescenti
I ricercatori statunitensi e coreani hanno condotto lo studio su un campione di 200 adolescenti, in collaborazione con il Governo della Corea del Sud, che voleva comprendere ciò che scatena la dipendenza da videogame. Dai risultati allo studio è emerso che i videogiochi creano molti collegamenti tra diversi gruppi di neuroni a livello cerebrale.

Il lato positivo del videogame
Non tutti gli effetti prodotti dall’uso continuo dei videogame sono negativi. «Molte delle differenze che abbiamo trovato possono essere considerate miglioramenti, ma può essere che i cambiamenti in positivo siano inseparabili dai problemi che si portano dietro – spiega Jeffrey Anderson, principale autore dello studio – L’iperconnettività tra più reti neurali potrebbe portare a una maggiore abilità di indirizzare l’attenzione verso determinati obiettivi, o di riconoscere rapidamente le nuove informazioni in un ambiente. I cambiamenti potrebbero, perciò, portare a pensare con maggiore efficienza».

Il cervello dei giocatori cronici è «super»?
Da quanto dichiarato dagli autori dello studio sembra avere a che fare un con cervello super. Le connessioni neurali dei giocatori – che si sviluppano in maggior misura rispetto agli altri – sembrano fornire un accesso più veloce anche alle informazioni dell’ambiente circostante. Ma è tutto oro ciò che luccica?

Il rischio maggiore è la dipendenza
Il problema è stato recentemente ribattezzato come «Internet gaming disorder». Un disturbo, cioè, che porta il videogiocatore cronico a non avere alcun interesse per la realtà. Per lo meno, non per quella che non sia virtuale. Gli adolescenti che mostrano dipendenza all’uso dei videogame possono essere anche molto distratti, avere poca attenzione e scarsissimo autocontrollo. Tutto ciò può essere un vero e proprio problema all’interno di una società come la nostra. Infine, non bisogna dimenticare che nei casi più gravi il «videogamer» pensa che la vita reale sia tutta un gioco, arrivando anche commettere crimini o a uccidere in base a questo credo.