24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Roma

Roma, droga: 'mafia del Tiburtino', maxi blitz con 39 arresti

Una vera e propria "Cosa nostra" tiburtina è stata smantellata con l'operazione partita nelle prime ore della giornata: 39 arresti e 46 provvedimenti di perquisizione tuttora in corso

ROMA - Sono trentanove gli arresti, a vario titolo, per i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, armi ed estorsioni, aggravati dal metodo mafioso e 46 provvedimenti di perquisizione tuttora in corso. Questo è il primo bilancio di una vasta operazione antidroga dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma che ha permesso di dare scacco alla 'Cosa nostra' tiburtina, "un'organizzazione dai connotati mafiosi - spiegano gli investigatori - dedita principalmente alla gestione del monopolio del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nell'area est della Capitale». In manette anche sei donne.

Trecento Carabinieri impiegati
Circa 300 i Carabinieri del Comando provinciale di Roma, integrati dal Nucleo Elicotteri Carabinieri, dalle unita' cinofile e da militari dell'8 Reggimento "Lazio", impegnati nell'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura capitolina. Il blitz e' l'esito di una lunga e complessa indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tivoli, avviata nel febbraio del 2016: gli investigatori, superando un inaspettato muro d'omerta', frutto della forza di intimidazione dell'organizzazione criminale che gestiva le piazze di spaccio di Tivoli e Guidonia, sono riusciti dapprima a sequestrare un chilo di cocaina a due giovani "spacciatori", e poi a dimostrare che entrambi erano "disciplinati 'soldati' di una piu' ampia organizzazione, che ha nel suo nucleo dirigente persone legate dal vincolo di sangue, ed inseriti in un'ampia rete criminale di tipo piramidale".

Minacce e aggressioni per il controllo
L'organizzazione si era imposta nell'area est della Capitale attraverso una serie di aggressioni e minacce ai danni di pusher 'concorrenti' e di acquirenti insolventi l'organizzazione smantellata dai carabinieri a Roma con 39 arresti. A quanto accertato dagli investigatori, in alcuni casi si e' sfociato in violenti pestaggi per ottenere il pagamento dei debiti di Droga. Il gruppo esercitava un'azione di controllo del territorio attraverso vedette.