25 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Tariffe

Autostrade Lazio, scontro Zingaretti-opposizione su aumento pedaggi

Il presidente della Regione Lazio annuncia una boccata d'ossigeno per i pendolari. Fratelli d'Italia e Forza Italia protestano per avere misure concrete

Uno dei caselli autostradali. E' scontro nella Regione Lazio sull'aumento delle tariffe
Uno dei caselli autostradali. E' scontro nella Regione Lazio sull'aumento delle tariffe Foto: ANSA

ROMA - La prossima settimana arriverà una delibera in giunta per discutere eventuali provvedimenti contro l'aumento delle tariffe autostradali che colpiscono molti cittadini non solo della città, ma anche dell'hinterland romano. "C'è un accordo con la Regione Abruzzo, d'accordo l'Ente gestore e il Mit affinché le Regioni stanzino le risorse per coprire gli sconti per i pendoli che avevamo promesso fino al venti per cento"ha fatto sapere il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al termine della riunione al Ministero dei Trasporti di giovedì scorso. "Questa sarà una boccata di ossigeno per i pendolari. Sta andando inoltre avanti, abbiamo saputo dal Ministro Delrio - ha aggiunto - il rapporto con il gestore per il nuovo piano economico e finanziario. Non è ancora chiuso ma confidiamo che anche da questo nuovo impegno di investimenti, che è stato ribadito dal governo, servirà a ridurre fino al quattro per cento l'aumento, sia un obiettivo credibile. Prima era solo una proposta ora è una proposta che ha una credibilità dagli incontri che si stanno facendo. È una giornata importante perché avevamo preso un impegno, fatto una promessa e non ce ne siamo dimenticati e la stiamo portando avanti".

"Promesse mantenute"
"L'accordo raggiunto oggi tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Lazio, la Regione Abruzzo e l'Ente gestore delle autostrade, è l'ennesimo segnale di una giunta del fare, che mantiene le promesse ed è vicina agli interessi dei cittadini». Così Eugenio Patanè, consigliere regionale del Pd al consiglio regionale del Lazio. "Le misure contenute nell'accordo - aggiunge Patanè - vanno nella direzione giusta e vengono incontro alle esigenze dei tanti pendolari che, per ragioni di studio o di lavoro, hanno necessità di percorrere quotidianamente l'autostrada. Bene ha fatto il Presidente Zingaretti a mettersi a capo di un fronte comune dei sindaci, e delle altre istituzioni della zona, per difendere i diritti dei cittadini pendolari da quella che appariva come una profonda ingiustizia".

Proteste di Forza Italia
"Sul caro pedaggi, mentre Zingaretti esulta, ad oggi nulla è cambiato" ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia della regione Lazio, Antonello Aurigemma. "Nello specifico, però, è opportuno fare chiarezza: infatti, la richiesta degli amministratori locali è quella di congelare gli aumenti, e poi sedersi attorno ad un tavolo per una soluzione strutturale. Il primo passo deve essere quello di sospendere gli incrementi, entrati in vigore dal primo gennaio scorso, e poi lavorare per sconti e riduzioni. Quindi, bisogna ritornare alle tariffe attive fino al 31 dicembre 2017». "Esempio pratico - ha spiegato Aurigemma - la tratta Roma-Castel Madama a 3,40 euro, rispetto agli attuali 3,90; e la Roma-Vicovaro a 4,30 euro ( mentre oggi si paga 4,90). Anche perché, è opportuno specificare che le risorse, che la Regione dovrebbe stanziare per coprire eventuali sconti, comunque sono sempre soldi pubblici (dunque, dei cittadini). Infine, è necessario avere certezza sulla tempistica: ossia, queste riduzioni quando effettivamente entreranno in vigore, e fino a quando? A fronte di tutto questo, rinnoviamo l'urgenza di una commissione regionale trasporti, che abbiamo richiesto sin da subito, alla presenza di tutte le parti coinvolte, a partire dalla società "Strada dei Parchi». Ribadiamo, però, che la misura principale deve essere quella di ritornare alle vecchie tariffe, altrimenti siamo di fronte all'ennesimo bluff" ha concluso Aurigemma.

La protesta di Fratelli d'Italia
Proprio sotto la sede della società di "Strada dei Parchi" si era svolto poche settimane fa la protesta di Fratelli d'Italia contro l'aumento del 20%. «Sostenere  l’azione di cittadini contro il rincaro indiscriminato dell’autostrada A24 che consente a molti romani di raggiungere la città da alcuni quartieri» erano state le parole del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Santori. Dal 1 gennaio, infatti, è salito del 20% il costo per percorrere l’arteria, colpendo le tasche dei cittadini della provincia di Roma che risiedono fino a Vicovaro Mandela. «Il presidente Zingaretti – è stata l'accusa di Santori – non può fingere oggi di essere contrario all’aumento delle tariffe autostradali della A24. Non può smarcarsi dal Pd e dagli aumenti che il governo Renzi e Gentiloni non hanno saputo evitare in questi anni ai cittadini del Lazio e dell’Abruzzo che ogni giorno viaggiano su questa arteria autostradale per andare a lavoro e rientrare a casa. Ci chiediamo dove fosse Zingaretti quando avevamo ribattezzato l’Autostrada dei Parchi con il nome di Autostrada dei ladri proprio perché si mettevano le mani nelle tasche degli automobilisti costretti a pagare gabelle esorbitanti per percorrerla».