25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Degrado Roma

Pineta Sacchetti: nel parco per i bambini siringhe e feci umane sugli scivoli

Una fotografia del degrado in cui sta sprofondando Roma arriva dal XIII municipio: un’area destinata al divertimento dei più piccoli sembra un girone infernale

ROMA «Quel giardino era stato realizzato nel 2012 quando ero presidente del municipio; ora sono dovuto intervenire con altre persone per pulire e riconsegnarla alle famiglie» è il racconto che ha rilasciato a DiariodelWeb.it Daniele Giannini, ora consigliere di minoranza. Sotto accusa è finita l’amministrazione municipale guidata dal Movimento 5 Stelle. L’area era stata dedicata a Pierluigi De Paola, un cittadino del quartiere conosciuto e amato da tutti, deceduto proprio mentre rivestiva la carica di consigliere municipale. Oggi, in sfregio alla sua memoria, quell’area è caduta nel degrado più squallido. Assieme al giardino era stato installato un piccolo gazebo di legno con tavoli dove si riunivano anche gli anziani della zona a cui erano state affidate le chiavi dell’area.

Via le chiavi del parco agli anziani
Per anni, quel parco dove andavano a giocare numerose famiglie coi loro bambini, lo hanno aperto e chiuso proprio i più grandi, considerati i saggi del quartiere, capaci di raccontare la storia e mille aneddoti riguardanti il municipio. «Poi – prosegue il racconto di Giannini – un bel giorno, la presidente del municipio Giuseppina Castagnetta, nel giugno scorso si è recata di persona insieme ai tecnici dell’ufficio giardini per ritirare le chiavi alle persone incaricate». Dopo aver cambiato i lucchetti, l’area è stata chiusa impedendo l’accesso al parco nei mesi successivi, ovvero quando i giardini possono rappresentare un importante punto di incontro e socializzazione.

Il pasticcio di settembre
«A settembre – continua Giannini – vista la chiusura del giardino, avevamo organizzato un’iniziativa per chiedere la riapertura del giardino. Guarda caso, proprio nella stessa mattina della nostra manifestazione si è presentato anche il personale del Servizio giardini per riaprire il giardino». Quindi, cos’è successo? È successo che dalla totale chiusura del giardino, si è passati all’apertura senza alcun controllo con i risultati che in questi giorni sono sotto gli occhi di tutti, purtroppo. «Dopo 2-3 mesi dalla riapertura, senza nessuno che svolgesse un minimo controllo di quest’area, i genitori e i cittadini mi hanno richiamato per denunciare questa situazione invivibile». Feci umane, siringhe, feci sui giochi: questi sono solo alcuni dei rifiuti che i militanti di Alternativa Civica hanno raccolto per ridare l’area ai più piccoli.