In Lombardia la domenica delle Palme si celebra con una
specialità originaria del lago di Como, la Resta o Resca. Una
focaccia dolce costituita da tre impasti, cui poi si aggiungono
frutta candita, burro e uvetta, per concludere con la
disposizione in forme arrotolate e un'ulteriore lievitazione. In
Veneto il palato pasquale si allieta con la fugassa, o fugassin,
un pane pasquale lievitato. In origine era il dolce dei poveri.
In occasione delle feste veniva preso l'impasto base del pane e
gli venivano aggiunte uova, burro e zucchero. Poi il dolce
veniva cotto nei forni a legna. In aggiunta a farina, uova,
burro ci sono marsala, cedro e vaniglia e, data la bassa
quantità di burro risulta come un dolce leggero. Salendo in
quota, in Trentino Alto-Adige la Pasqua si celebra con la nota
Corona dolce, un impasto intrecciato e cotto al forno; oltre a
burro, farina, zucchero, scorza di limone, uovo, l'impasto è
reso soffice da una consistente dose di latte. Una volta cotte
le lunghe bande intrecciate e disposte appunto a corona, saranno
decorate con con uova sode dai gusci dipinti. In Friuli Venezia
Giulia si gusta la Pinza triestina. Si tratta di un impasto a
due lievitazioni; la consistenza particolare è data
dall'aggiunta di molte uova, mentre gusto e aromi sono
arricchiti dalla presenza di un bicchiere di rum. Arriviamo in
Liguria dove si gustano i Cavagnetti: si mescolano farina e
lievito, per poi aggiungere burro, zucchero e anice. Una volta
lievitato, l'impasto è suddiviso in piccole porzioni, ognuna
modellata a forma di cestino, per accogliere l'uovo simbolo
della festa religiosa. E per finire il tour del nord Italia non
poteva mancare la Zambella romagnola un' antica ciambella senza
buco. E' in realtà di una pagnotta dolce, ottenuta dall'incontro
tra farina, lievito, strutto, latte, uova. La guarnizione è a
base di granella di zucchero, ma le varianti locali prevedono
anche miele o frutta candita.