19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Rimedi per l’ipertensione

Ipertensione? Ecco il programma mirato che aiuta a ridurla come un farmaco

Scienziati della Andrews University hanno testato un programma mirato – che chiunque può fare – che permette di ridurre notevolmente la pressione in soli 14 giorni

Il programma mirato che riduce l'ipertensione
Il programma mirato che riduce l'ipertensione Foto: Anetlanda | Shutterstock Shutterstock

L’ipertensione – la condizione che porta a una pressione elevata nel sangue presente nelle arterie – è un problema che riguarda circa il 30% della popolazione. Se non si tratta di casi sporadici, il problema va trattato con farmaci specifici grazie all’aiuto di uno specialista. Tuttavia, alcuni ricercatori hanno dimostrato come un programma mirato che permette di modificare alcuni fattori di rischio, sia altrettanto efficacace dell’assunzione dei medicinali. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati della Andrews University.

Riduzione del rischio di malattie cardiache e ictus
I volontari allo studio hanno preso parte a un programma denominato Weimer Institute Newstart Lifestyle, della durata di 14 giorni. Tutti hanno assistito a una riduzione della pressione sanguigna che si è attestata, mediamente, a 19 punti in meno. Questo è un dato importante considerando che altre ricerche hanno messo in evidenza come una riduzione della pressione arteriosa di una simile entità possa dimezzare il rischio di ictus, gravi malattie cardiache ed eventi cardiovascolari fatali.

Miglioramento dello stile di vita
«Adattando i principi di salute dello stile di vita selezionati, metà delle persone nel nostro studio ha raggiunto la normale pressione sanguigna entro due settimane evitando gli effetti collaterali ei costi associati ai farmaci per la pressione del sangue. Il programma Newstart Lifestyle funziona rapidamente, è poco costoso e utilizza una dieta appetibile che consente una moderata quantità di sale e grassi sani da noci, olive, avocado e alcuni oli vegetali», spiega il coordinatore dello studio il professor Alfredo Mejia dell’Andrews University.

Lo studio
Durante lo studio, i ricercatori hanno preso in esame 117 persone affette da ipertensione, dopo aver partecipato al programma Newstart Lifestyle presso l'Istituto Weimer per 14 giorni, tutti hanno avuto miglioramenti della pressione. Ciò significa che i volontari non andavano al di sopra dei 120 mmHg raccomandati. Il programma è stato in grado di ridurre la pressione sanguigna in uomini e donne sani ma anche in persone affette da diabete, obesità o ipercolesterolemia.

Esattamente come i farmaci
In merito ai risultati ottenuti dallo studio, si è potuto stabilire come la riduzione della pressione arteriosa ottenuta con il programma era praticamente identica a quella che si può ottenere usando mezza dose di tre farmaci comuni per l’ipertensione. Ma ci sono stati effetti anche di gran lunga migliori: il 93% dei partecipanti è stato in grado di ridurre la dose prescritta dal medico del 24%, mentre il 69%, ha addirittura eliminato totalmente i farmaci.

Come funziona il programma Newstart Lifestyle
Il programma è basato per lo più da una dieta vegana, da camminate all’aperto quotidiane, dal consumo di notevoli quantità di acqua, dallo svolgimento di modeste attività sportive e da un buon sonno notturno. Gli alimenti principali usati nell’alimentazione sono legumi, cereali integrali, verdure, frutta, noci, semi, olive, avocado, latte di soia, pane integrale e latte di mandorle.

I passi successivi
Il prossimo passo sarà quello di condurre ulteriori test su un campione più grande della popolazione e per un periodo di tempo maggiore. I ricercatori vorrebbero anche comprendere se il programma potrebbe essere sfruttato anche per persone affette da patologie diverse come il diabete, altri disturbi cardiovascolari e obesità. D’altro canto sul sito del programma si legge che può essere d’aiuto anche per il diabete, il sistema immunitario, la perdita di peso, le neuropatie, l’artrite, la depressione, il colesterolo e per aumentare energia e vitalità. Il dottor Mejia ha recentemente presentato i risultati di questo studio presso l'American Society for Nutrition meeting di Boston.