20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Amici animali

Parli con me? Gli scienziati scoprono il modo di comunicare degli animali

Gli animali comunicano esattamente come l’essere umano e, proprio come noi, odiano se qualcuno li interrompe

Gli animali parlano (quasi) come noi
Gli animali parlano (quasi) come noi Foto: Javier Brosch | Shutterstock Shutterstock

L’essere umano ha sempre avuto la presunzione di credere di essere molto più evoluto – sotto molti punti di vista – di tutte le altre specie del mondo. E questo anche a livello comunicativo. Ma se qualcun possiede un animale, sa benissimo che spesso i nostri amici a quattro zampe sono molto più bravi di noi a comprendere il nostro linguaggio. Cosa che, generalmente, noi non siamo in grado di fare con loro. Ma alcuni scienziati hanno anche scoperto che gli animali sono perfettamente in grado di intavolare un discorso e, proprio come noi, non amano essere interrotti.

Tutti comunicano in maniera ordinata
Se vi sembra che fido, micio o tante altre specie di animali non siano in grado di comunicare come facciamo noi, vi sbagliate di grosso. Dagli elefanti alle zanzare, tutti sono in grado di intavolare un vero e proprio discorso con i propri simili. E probabilmente proprio in loro risiede l’origine del linguaggio umano.

50 anni di studi
Un team internazionale di scienziati ha preso in esame centinaia di studi effettuati in 50 anni di ricerca e ha scoperto come gli animali parlino in maniera ordinata esattamente come noi. Se proprio ci sono delle differenze, queste si trovano nei tempi tra un turno e l’altro. Per fare un esempio, alcuni tipi di uccelli canori evidenziano una pausa – tra le parole di uno e dell’altro – di circa 50 millisecondi. I capodogli, invece, hanno un intervallo medio di circa due secondi. Noi esseri umani, d’altra parte, facciamo delle pause medie di circa 200 millisecondi.

Se interrompi sei maleducato
Chi di voi ama essere interrotto mentre sta parlando? Probabilmente nessuno. Ma tutto ciò accade anche nel regno animale. Per esempio, le cinciallegre con la coda nera stavano attente a evitare la sovrapposizione durante la comunicazione a turni. E la stessa cosa accade agli storni europei. Se qualcuno agisce diversamente e fa una sovrapposizione, generalmente gli animali volano via, ciò significa che si tratta di un comportamento considerato inaccettabile.

Alla base del linguaggio umano?
Secondo gli scienziati questo turn-taking sarebbe alla base dell’evoluzione del linguaggio umano. «L'obiettivo ultimo è quello di facilitare confronti sistematici su larga scala», ha dichiarato il dottor Kobin Kendrick, del Dipartimento di Linguistica e Scienze Linguistiche dell'Università di York. «Tale struttura consentirà ai ricercatori di tracciare la storia evolutiva di questo straordinario comportamento e di rispondere a domande di lunga data sulle origini del linguaggio umano. Speriamo che questo documento promuova più dialoghi tra ricerca umana e sperimentazione animale in futuro», ha dichiarato la dottoressa Sonja Vernes, del Max Planck Institute for Psycholinguistics. Il team di ricerca era composto da scienziati delle università di York e Sheffield, il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology in Germania e il Max Planck Institute for Psycholinguistics dei Paesi Bassi.

Fonti scientifiche

[1] Taking turns: bridging the gap between human and animal communication - Simone Pika, Ray Wilkinson, Kobin H. Kendrick, Sonja C. Vernes - Published 6 June 2018.DOI: 10.1098/rspb.2018.0598